Categoria: Il blog di pippij 2015

LA RIVINCITA CHE VALE IL TITOLO

Dopo l’esordio il “Che Cosmopolitan!” non trova più rivali
L’unica sconfitta proprio ad opera dei “Gatti Osceni in Luoghi Pubici”

Era il 10 di Giugno quando “Gatti Osceni in Luoghi Pubici” e “Che Cosmopolitan!”, esordivano, in un “derby” goliardico ed etilico, che si concludeva in favore di Ceresa e soci. Si può dire che da quella sconfitta il sestetto della Cicchiello abbia svoltato, costruendo passo dopo passo, un team concreto, affiatato, che in 8giorni, s’è preso il 3°posto al torneo di Lerma, e il 1° al VolleyByNight. Andando per ordine, i sei della Cicchiello si presentano con la capitana in regia, opposto Vinci, laterali Cominu e Cappai, al centro la Bocchetto e Costa, con la Torrese Libero;  il “Gatti Osceni..” risponde con Guerrini, Zappacosta, Mariotti, D’Antonio, Vienna e la Ceresa. Come nel PRO, si propone il problema dei cambi: non per il “Cosmo” cui manca solo Arnaud; ai “Gatti” ne mancano ben 6, con la sola alternativa di Bruno. Il match, sul “centrale”, contornato da un bel pubblico, è inizialmente di studio, con le due squadre a fronteggiarsi dallo stesso lato della rete: Guerrini sceglie il postoIV, Cicchiello gioca da II. Il “Che Cosmopolitan!” carbura lento, ed i sei della Ceresa, capitalizzano i suoi errori: 9-3. Tuttavia non possono cantar vittoria troppo presto, poiché l’equilibrio si ribalta. Costa dà il La, Cominu segue, ed il muro avversario è debole. In pochi passaggi la parità è ristabilita, e si procede punto a punto, con Vienna a fare e disfare. È evidente la  duplice natura dei “Gatti..”, nel break del sorpasso del “Che Cosmopolitan!”: passa Vinci, poi i punti che seguono sono regali di Zappacosta e Mariotti (scarsa intesa con Guerrini). Attende troppo la Ceresa per il timeout, e così gli avversari sono a “+3”. Ma come nell’appena terminato match PRO, “mai dire Gatto”, e Vienna piazza in avvitamento, e risolve col pugno su una free-ball, per il nuovo vantaggio che  vale una pausa per Cicchiello. Continua l’elastico, finché D’Antonio col servizio firma lo strappo decisivo. Un tempo ed un doppio cambio (dentro Varaldo e Martina), frenano solo gli avversari, che ipotecano con Vienna,  e con Zappacosta, che s’infila nel muro, chiudono: 25-23. La partenza ad handicap, non spaventa il “Che Cosmopolitan!”, che aggiusta il sestetto: Zanchetta per Cappai, Varaldo opposta, Pastore per la Bocchetto al centro (di là, Ceresa riposa per Bruno). L’avvio è in sostanza equilibrato, col classico tira e molla, che non porta benefici a nessuna equipe. Il “Gatti Osceni..” pur sospinto dal tifo delle ragazzine dei Centri Estivi del Lingotto, non trova continuità, e su qualche pallone non chiarissimo, la gara si anima. Il “Che Cosmopolitan!” si accende e con Cominu e Costa preme; la risposta dei sei della Ceresa  dovrebbe passare da Vienna, ma questi si perde per un’invasione sanzionatagli, a suo dire senza motivo, con conseguente errore di frustrazione. Serve un timeout, perchè gli avversari sono già a “+6”. Al rientro però, i “Gatti Osceni..” non escono dal pantano in cui si sono cacciati, e ripetono gli stessi errori e schemi: 10-22. Il cambio tra Ceresa e Vienna, è forse tardivo, e Zanchetta va a segno, per il 12-25 finale. Il pari nonostante il divario abissale, non vede cedere Ceresa ed i suoi che, nuovamente partiti in difetto, s’aggrappano a D’Antonio per riprendere la scia del “Cosmo”. La Sorte, però, sembra aver scelto Cicchiello e soci, e dà una prova di ciò quando una fase di “giocoleria” sottorete,  è risolta da un colpo d’istinto ad una mano della regista, con carambola nell’altro campo per il “+2”. I “Gatti” sono nervosi, forse per la stanchezza, e perdono altre energie nel chiedere agl’arbitri dei cambi di giudizio che non arrivano. Continua il loro pubblico ad incitarli, ma insistono nelle piccole imperfezioni che non consentono loro di trovare un ritmo costante. Zappacosta non si risparmia: difende e attacca, ma  ci son troppi  buchi da tappare e la lucidità sfuma (liberazione alta in bagher, che incoccia sulla trave del tetto), 11-13. Tuttavia Vienna ri-sorpassa, mentre la Ceresa spende le ultime energie in un intervento rasoterra, non considerato valido, e si torna pari tra qualche altra polemica. Il giocatore chiave per la Cicchiello, risulta, a questo punto, Zanchetta. Il piviellino, prende la squadra per mano e con freddezza invidiabile, piazza il primo break. I “Gatti Osceni..” provano a spezzare la fuga, ma i due timeout vanno in fumo in poche azioni, col “Che Cosmopolitan!” ormai involato verso il raddoppio. Il colpo di grazia lo dà il servizio di Zappacosta, che sbaglia misura: 20-25. Decisamente stremati (ci va anche qualche momento in più per rientrare in campo..), i “Gatti Osceni” rientrano e provano a dare il tutto per tutto per sperare nel  5°Set. Cicchiello, invece, per avere forze fresche cambia ancora. Aprono bene Ceresa e compagni con un pallonetto della Mariotti, ed un ace di Zappacosta, che sorprende Martina alla sua sinistra. Ma non c’è il tempo per rallegrarsi, che sotto il trespolo c’è un’altra lamentela: Vienna spinge il mani-out, la palla esce dall’asta, e torna sulla schiena dell’attaccante, nel mentre passato tra asta e palo. Ci si scalda in fretta, ma altrettanto rapidi ci si placa e si riparte. La gara procede punto a punto, col duello Vienna-Zanchetta. I “Gatti Osceni..” soffrono, ma non mollano, pur attardandosi di qualche lunghezza. Si vede anche Martina dal lato “Cosmo”, mentre i sei della Ceresa si sfilacciano in difesa. Ma deve stare attento, il parellino, alle mani di Zappacosta, che recupera il disavanzo. Cicchiello prova tutte le uscite, prima di optare per un timeout. La sospensione reinstrada il “Cosmopolitan”, e la gara torna punto a punto. L’azione del 18° è probabilmente la migliore della partita: riceve bene Zanchetta  e tira forte in parallela, dove però D’Antonio c’è ed il team può liberare. Ci riprova l’ala ma trova il muro di Zappacosta. Lo copre bene Cicchiello, e ancora Zanchetta mira alto, sporcando sulle mani della Mariotti. Recupera Zappacosta a una mano e la palla, alta nei tre metri, la tira Vienna in pipe senza pensarci su: Martina contiene e la palla va di nuovo a Zanchetta, che questa volta chiude troppo, ma il pubblico apprezza. Il ritmo pare impennarsi, con un’altra azione lunga e ben giocata, che solo un’alzata approssimativa di Vienna che manda Zappacosta ad invadere a filo rete, conclude. Dunque la Cicchielko rigioca la carta del doppio cambio (Pastore e Cominu su Martina e Bocchetto), ma chi tira la carretta è ancora Zanchetta in una sorta di uno contro uno con Zappacosta, ch’è però più stanco: errore e 18-20 per il “Cosmo”. Qui in pratica la gara si chiude. I “Gatti Osceni..” sono poco lucidi (vd. scelta forzata su Vienna, in pipe dopo aver ricevuto); il “Cosmo” punta invece verso il titolo: Vinci mette il 24 in parallela. Per tirare il fiato e tentare di annullare i 5match point avversari, Ceresa chiama un ultimo timeout. Cicchiello serve bene, ma finalmente Mariotti e Guerrini si trovano e con l’aiuto del net, la cussina va a segno. Batte Zappacosta, ma trova la Torrese. Cominu ci prova dal centro, ma Zappacosta s’oppone in difesa, e Vienna tiene vivo il pallone che il compagno prova a piazzare, ma la palla sfila fuori, e la panchina del “Che Cosmopolitan!”, può alzarsi per far festa: 20-25. É la 7ªvittoria consecutiva (unica battuta d’arresto è stata quella del 10/6) di un gruppo che è cresciuto gara dopo gara, trovando un amalgama sempre migliore, nel quale una menzione speciale, va alla Torrese, Libero, che si intasca anche il premio come MVP del torneo Open. Merito, poi, anche ai vinti, che hanno pagato care le assenze, ma hanno saputo onorare sino in fondo questa finale. Si conclude perciò il 27°”ByNight” col trionfo del “CheCosmopolitan!”, e auspicando di non dover attendere di nuovo un anno di pausa per vedere nuovamente gli “Open” in campo, diamo appuntamento a tutti, alla prossima edizione, sempre nella cornice del C.S. Ling8
T.A.G.M.A.

La Pagellina
di Pippij17

VBN2015 Fin.1°/2°OPEN:

Gatti Osceni in Luoghi Pubici vs Che Cosmopolitan! 1-3

(25-23/12-25/20-25/21-25)

GATTI OSCENI IN LUOGHI PUBICI

 2F Bruno Stefania: S.V. un paio di set interi, ma principalmente votati al contenimento, con opportunità offensive pressoché nulle, e quindi scarsa visibilità. (S 1= R 1+2- B 2/, i 1).
 14 Ceresa Nadia (K): 7 ciò che i numeri non vedono, è il sudore che i giocatori buttano sul campo. Lei spende tutto ciò che ha e forse pure qualcosa in più: si spalma a pelle d’orso in difesa, recupera, attacca qualche buon pallone, e ne tocca a muro. Quando crolla sfinita, ci si può solo levare il cappello. (S 6+ R 5+4- A 2= D 2+1-2/ B 4+2-).
 17 D’Antonio Vincenzo: 6- patisce il ridotto utilizzo da un certo punto in avanti. Difende con ordine, ma non basta. Manca, poi, il suo servizio, per dar qualche grattacapo agli avversari. (S 2#1+1= R 1+3- A 5#5= D 3+1- B 6/).
 1 Guerrini Martina: 6- le uscite forse sono obbligate (dalla condizione dei suoi..), ma crediamo che qualche licenza in più avrebbe potuto (e sicuramente saputo..) prendersela. In un po’ troppi casi lascia l’audience spiazzata, forzando su solo uno o due giocatori. (S 3+2= D 2+1/ E 1-).
 6 Mariotti Francesca: S.V. come Bruno, resta un po’ avulsa dal contesto, e forse di più (in seconda linea una mano le Necessita..). Rinviene nel finale di gara, ma è un po’ poco per un giudizio corposo. (S 2+ R 1- A 2#2= D 1-4/).
 0 Vienna Elias: 6- come detto, il “PenelopO” del team felino, fa e disfa continuamente la tela, illudendo compagni e tifo, per poi commettere degli errori dettati da frustrazione, fretta, scarsa riflessione. Si vedono sprazzi di qualità (vd. pipe che sposta Martina..), ma è troppo umorale per poter essere il faro che serve ai “Gatti” per trovare la strada per il 1°successo. (S 2+1= R 16+4-1/ A 20#1b10= D 1+4-2/ B 3#1+4/ E 1-, i 1).
 2M Zappacosta Marco: 7- Elio e le Storie Tese direbbero “..ma un cu-ore grande così..”; e quello che butta in campo è decisamente immenso. Il vice-capitano, gioca tutte le carte a disposizione e pure il pacchetto che le contiene. Difende col coltello tra i denti, attacca senza risparmiarsi. Alla fine non ne ha più, e mette out l’ultimo attacco, uscendo dal campo battuto sì, ma a testa alta. (S 1#2+3= R 21+3- A 11#1b5= D 1+2-2/ B4#2+1/ E 1/, i 1).
 N.P. Calabrese Paolo, Fonsati Francesca, Pilosu Luca, Polo Andrea, Vigna Giulia, Zanella Davide: 4- speriamo  che i compagni abbiano trattenuto loro i premi, visto che, per le loro assenze, han fatto il doppio della fatica, che vale premio doppio,… no?. ASSENTI (IN-)GIUSTIFICATI?

CHE COSMOPOLITAN!

 9 Bocchetto Giulia: 6 nella disposizione tattica risulta particolarmente sacrificata (come altre compagne), dando una mano in seconda linea, o comunque piazzando qualche muro in prima. (S 3+1= D 1/ B 2+).
 6 Cappai Simona: 7 una prova convincente. Tenuta a stecchetto nelle gare precedenti, questa sera ha fame di palloni e pur non marcando punti, non è per niente leggera in attacco, mentre in ricezione rivaleggia con la Torrese per precisione. (S 4+ R 8+3- A 1#1= D 2+).
 8 Cicchiello Federica (K): 7+ il gesto è stilisticamente perfettibile, ma la gestione dei propri attaccanti è più che buona. Ottima intesa, ed una distribuzione calibrata sul momento della gara. (S 6+2= A 1= D 4-1/ E 2#2-3/).
 27 Cominu Davide: 7+ nelle prime frazioni è tra i protagonisti (errori quasi nulli e attento nelle conclusioni). Torna poi in campo con un paio di passaggi sufficientemente puliti, pur senza fronzoli, che lo rendono un cliente scomodo agli avversari. (S 3+1= R 8+5-1/ A 13#2b1= D 1+ B 1+, i 1).
 111 Costa Andrea: 7- dal centro va e viene, con alti e bassi a muro. Però si rifà con un paio di filotti in battuta, dando fastidio anche a Zappacosta (gen. Libero), col proprio servizio in salto. (S 1#11+1= A 6#1b2= D 1/ B 1#3+4/).
 71 Martina Luca: 6 meno appariscente rispetto le gare di girone. In attacco non trova sfogo, e perciò ripiega su una gara di contenimento, applicandosi in seconda linea (vd. difesa sulla martellata di Vienna). (R 1+ A 6#2b D 1+).
 12 Pastore Francesca: 6 come (se non peggio, per lei..) per Bocchetto, un utilizzo più che altro tattico. Tuttavia il compitino lo svolge bene anche lei, seppur potrebbe spremere di più dalla battuta. (S 3+ R 1- D 1+1-1/).
 7 Torrese Valentina (L): 6,5 una prestazione non in linea con le 7 precedenti. Oggi si vedono meno recuperi impossibili, o difese “facili”, o ricezioni impeccabili. Sia chiaro, una gara più che discreta, ma avendoci fatto fare il palato a gusti più “forti”, che l’hanno fatta eleggere MVP del torneo OPEN, la sua “normale amministrazione” odierna non lascia il segno. (R 10+6- D 6+1-3/).
 11 Varaldo Barbara: 6 anche lei è piuttosto sacrificata facendo presenza in seconda linea, non può liberare il suo braccio pesante, come ci si aspetterebbe per vivacizzare ulteriormente il match. (S 2+2= A 1+2= D 2-1/ B 1/).
 17 Vinci Ludovico: 7- anche per lui, in un certo senso, si tratta di un compitino scolastico. Da opposto, prende le misure nei primi passaggi, tenendo basso il conto degli errori, così quando rientra nel set decisivo, può andare, “a colpo sicuro”. (S 1+1= A 10#3= D 1+1/ B 2+1/, i 1).
 1 Zanchetta Mattia: 9 merita una menzione speciale il regista piviellino, che dimostra discrete doti anche offensive. Infatti non è il classico giocatore che forza con la rete bassa, ma usa anche la tesa, come nel 3° e 4°set, dove diviene il perno offensivo attorno al quale gira la squadra. (S 1#7+1= R 9+ A 16#3= D 2+2-2/ B 1#1/, i 1).
 N.P. Arnaud Riccardo.

LEGENDA: per interpretare i codici al fondo di ciascun commento (che sono di fatto lo scout), vi diamo questa rapida legenda. Le lettere sono rispettivamente Servizio, Ricezione, Attacco, Difesa, Muro (B), Alzata (E), e l’Invasione (i). I termini di valutazione sono: Punto (#), Positiva (+),  Muro subito (solo per attacco: “b”), Nulla (solo per i liberi, in ricezione: “o” -fuori 3m-), Negativa (-), Errore (=), Mani-out/dentro Ace subito Difesa errata (/)

La versione stampabile si può trovare al seg. link:

finOPEN

IN FINALE C’É CHI ARRIVA SPREMUTO

Il “Bravoh!” si beve un “Vale Tutto..” ormai alla frutta
Ariagno e la panchina lunga: minima spesa, massima resa

Non è solo il numero a fare la differenza, poiché il “Bravoh!” si guadagna il titolo PRO, tenendo basso il numero degli errori, e giocando con maggior lucidità nei momenti di concitazione; di contro, però, per il sestetto della Mantione, arrivare alla finale rimaneggiato ed in riserva dall’avvio, implica una lenta agonia, ed il rammarico per non aver potuto giocarsi tutte le carte con un avversario di pari livello. Insomma, nella Finale PRO, non sono evidenti i valori in campo, forse in gran parte spesi nella serata di Semifinale, con due tiebreak sofferti. Il “Bravoh!” parte con Pizzato in regia, opposto Scassa, laterali Calì e Alessia Nizza, centri Coronese e Magro, a far la staffetta con la Eusebio, Libero. Dall’altro lato della rete, la Mantione s’occupa della seconda linea in vece di Micellone e la De Feo, in banda vanno Bonetto e Brino, e Pozzo è opposta alla Lovera. L’avvio è di studio, con Bonetto che apre, e Scassa che risponde in diagonale. Il “Vale Tutto..” è rigido, come dimostra la ricezione, che stenta, e la Lovera aggiusta quel che può. Più precisi, sono gli appoggi per la Pizzato, che trova facile smarcare gli attaccanti. Nonostante ciò i team non si distanziano ed un muro di Micellone su un pallonetto di Magro, destabilizza l’ex- “Sanbe”, che viene momentaneamente superato, ancora dal centro. Il match si anima un po’ ma la fuga del “Vale Tutto..” dura poco, e la Calì ricuce lo strappo e col suo servizio infido rimette in parità il set. Brino prova a ripartire, ma non trova il ritmo, ed i compagni non paiono granché più lucidi: la free-ball è preda della Lovera, così s’inserisce Bonetto ad alzare, rovesciando a metà strada tra Brino e Micellone. Urge un timeout, ma non se ne cava molto: al rientro su una nuova liberazione forzata del “Bravoh!” Lovera è in anticipo sulla Mantione, e sugli sviluppi Scassa da seconda linea incrocia vincente. Siamo in dirittura d’arrivo e Brino usando il nastro accorcia di nuovo. Ma dura poco, poiché tra i servizi morbidi, e Bonetto che è marcato dal muro di Magro e Coronese, si va al timeout sul 22-20. Come in precedenza manca l’attenzione e Magro serve bene, Mantione spigola e nessuno assiste Lovera, con la conseguenza ovvia d’una free-ball, che costa il 23°punto ad opera di Coronese. Bonetto, finalmente si divincola dal muro, ma Coronese, ancora, trova la direzione giusta per concludere. Sul 24-21, Pizzato serve lungo, e dà a Lovera la chance per accorciare con un ace. Ariagno è lesto nel chiamare un tempo, e nonostante la Eusebio vacilli, l’alzata in bagher della Calì è buona per Scassa, che risolve: 25-23. La vicinanza nel punteggio, malgrado la prestazione sottotono, illude il “Vale Tutto..” che vi siano delle opportunità per una replica. Con la sola variazione di Turello per Brino (Ariagno non cambia..), si riparte, ma il neoentrato subito spigola in ricezione. Non è un buon segno, ma perlomeno Bonetto c’è e ripresa la palla, si reca a servire e infila un paio di punti diretti. Gli risponde il gioco centrale della Pizzato, che usa ancora Coronese. In questa fase, il “Bravoh!” fa e disfa, marcando e poi regalando in attacco. I sei della Mantione per fare un punto devono penare non poco, sottoponendosi ad un logorio costante, cui pagheranno dazio nei successivi parziali. Intanto la gara procede, spezzettata e con qualche sprazzo, ma poco di più. Anche l’ex- “Sanbe” non è proprio lucido, tuttavia non si fa prendere la mano e gioca “tattico”: piazzate, colpi sporchi, e via discorrendo. Così facendo guadagna un esiguo margine, mentre Ariagno entra per il giro dietro di Coronese. Scassa tiene in piedi la baracca, e per frenarne le velleità, serve un timeout. Questo aiuta  a respirare, il “Vale Tutto..”, e finalmente ad appoggiare per Micellone, che chiude sfogando la frustrazione per il parco utilizzo. Ma non basta, e avanti rimane il sestetto di Ariagno. Serve qualcosa in più, e per fortuna Bonetto ce l’ha,  con due buone conclusioni, che con l’ace della Lovera fanno 21-20. Il “Bravoh!” è preso in contropiede, e anche Turello finalmente si vede in attacco, mentre la “foglia morta” della De Feo, in battuta, ipoteca il pari, che arriva dopo alcuni scambi, con un errore di Scassa: 23-25. L’illusione dell’aggancio non dura molto, e con le energie al lumicino, la partenza della 3ªfrazione è una passeggiata solitaria del “Bravoh!”, che si limita a buttare la palla oltre la rete, col servizio velenoso della Calì, e ad attendere che il “Vale Tutto..” combini qualcosa che gli valga il punto. Bonetto lascia il campo a Brino, ma dopo una breve pausa, i sei di Ariagno tornano a guardare la gara dal “+6”. Tuttavia è un match strano e quando meno ce lo si aspetta, c’è un coup de théâtre che rimette tutto in discussione. In questo caso è il servizio della Pozzo, che resuscita il “Vale Tutto..” e lo rimette in corsa per il parziale. Difatti, Ariagno, entrato nel mentre per Magro, resta interdetto, e quando Scassa alza la mira in attacco, la Calì è bloccata a muro e Brino piazza profondo per il 19pari, deve ricorrere ad un tempo, oltre a far rientrare Magro e sostituire Scardino con Coronese. Il neoentrato centrale spara subito un aria-aria, che fa presagire il peggio, ma non esistono certezze in questa serata, e il Direttore di Gara segnala un’invasione alla De Feo, che tocca il quadrettato, Coronese si fa perdonare fermando Brino e l’ace viziato dal nastro della Calì firma il sorpasso. Il tempo chiesto dalla Mantione è tardivo e difatti arriva solo più un punto per il “Vale Tutto..”, con Brino, poi la difesa non s’intende e la free-ball è facile da capitalizzare per Scassa: 25-21 e nuovo vantaggio sanbenedettino. L’intervallo non basta per i sei della Mantione, per recuperare forze e lucidità, ma anche il “Bravoh!” al rientro appare provato. I primi scambi sono alquanto macchinosi e sporchi e fino a metà parziale non sembra esserci sufficiente verve per un duello frizzante. Poi, sul 14-13, Magro forse sfiora l’attacco di Bonetto, ma né l’arbitro, né l’assistente-refertista, se n’avvedono, e scatta la polemica, che non cambia il risultato: 15-13 “Bravoh!”. Questo potrebbe dare l’adrenalina necessaria a far ripartire il match, viceversa Bonetto spreca le ultime cartucce e per autopunirsi va in panchina. Il cambio riporta in campo Turello, che al limite dei crampi fa quel che può. Chi ne ha ancora, causa scarso utilizzo, è Micellone, che tira un’inaspettata rimonta. Ariagno spezza appena in tempo con una sospensione, ed entra e serve bene. Brino mantiene il minimo vantaggio, giocando con le mani di Scassa, ma dura poco perchè l’opposto del “Bravoh!” replica e poi rilancia al servizio. C’è margine per un finale tirato, ma è ancora un episodio a decidere: pallonetto vincente di Brino da postoIV, con palla che dà all’arbitro l’illusione del passaggio oltre l’asta, sebbene la banda colpisca dentro al campo. Il pallone è, senza appello, out: dal possibile 21pari al 20-22. Scorno e frustrazione sulla panchina del “Vale Tutto..” che chiede un tempo per sbollire. Al rientro un’altro dubbio: sulla ricezione a filo della Pozzo, Lovera libera di pugno, e forse invade. A “-3”, solo i nervi tengono su i sei della Mantione, che con Brino riprendono il possesso, ma lo stesso numero21 (servizio lungo), riconsegna la palla, che è “del match” agli avversari. Il block-in di Turello, ritarda solo l’inevitabile. Il “Vale Tutto..” difende a tutto campo, ma risponde morbido, ed al 5°tentativo, la palla va a Magro che chiude dal centro: 25-22. Al termine di un estenuante Playoff, il “Bravoh!” s’aggiudica il suo 2° titolo al VBN. Determinanti sono stati la coesione e l’ordine che han consentito loro di non spendere energie per gestirsi in campo; per Mantione e compagni, invece, troppa “ansia” e stanchezza (fisica e mentale) per affrontare una gara delicata come questa al meglio. Tuttavia, tutti felici coi propri premi (per Pizzato anche quello di miglior alzatrice..), e (già da domani..) tutti a far preparativi per la prossima stagione, per difendere il titolo o strapparlo ai detentori.
T.A.G.M.A.

La Pagellina
di Pippij17

VBN2015 Fin.1°/2°PRO: Bravoh! vs Vale Tutto.. 3-1

(25-23/23-25/25-21/25-22)

BRAVOH!  (ex-Sanbe)

 7 Ariagno Stefano (k): S.V. fugaci apparizioni sul terreno di gioco, prettamente tattiche, per poi tornare a godersi il trionfo da bordocampo, dettando tempi e modi ai suoi. (S 1+1=). MANOVRATORE.
 8 Calì Giada: 8 non la migliore di queste serate, ma le è concesso dati gli impegni ravvicinati. Attenta in difesa e fonte di preziosi recuperi, in attacco non le manca la “voce”, per affermare che anche lei è una scelta più che valida. Ah! E non scordiamo il servizio: vera spina nel fianco avversario. (S 5#14+3= R 8+4- A 5#1b2= D 2+1-).
 3 Coronese Antonio: 7- inizialmente messo alla frusta dalla Pizzato, non è stilisticamente impeccabile, ma le sue conclusioni, complice una difesa del “Vale Tutto..” connivente, vanno a terra. Poi, nei successivi set, fa da spettatore non pagante, attendendo tra un passaggio e l’altro, la consegna dei premi. (S 2= A 10#2= B 2#3+1/).
 21 Eusebio Sara (L): 6,5 a mezzo servizio, però il suo compito lo esegue. Disciplinata, si sacrifica anche sulle conclusioni meno “gentili” degl’avversari, ma la sofferenza alla fine vale il premio. (R 11+3o4-2/ D 4/).
 15 Magro Davide: 8+ non spicca come altri compagni, e oggi non è al top, ma il voto è un premio per tutto il torneo. É il cuore del team, dando sicurezza alla regia con raziocinio; alla difesa, con un muro puntuale. Inoltre, fa il centrale d’antan, ricevendo anche, e nemmeno tanto male. (S 1#3+ R 10+4- A 5#1b2= D 1-2/ B 4#3+2-).
 1 Nizza Alessia: 6+ fatica inizialmente a carburare, ma si riprende col passare del tempo in ricezione, ed in attacco qualche sfizio se lo leva, a conferma che la qualità non è intaccata dall’inattività. (R 4+4-2/ A 2#2= D 1+1/ B 1+).
 90 Nizza Viviana: S.V. regge in seconda linea, mentre negl’altri fondamentali è un po’ fuori dal gioco (S 1+1= R 1+1/).
 4 Pizzato Federica: 7,5 la vita è certo più agevole con appoggi più “giocabili”. Per il resto sfrutta bene i suoi, mantenendoli caldi tutti, senza concedere punti di riferimento. Unica pecca il servizio, un po’ sottotono, ma ciò non può interferire coll’assegnazione del titolo di “miglior alzatrice” del PRO. (S 4+4= D 1+1/) .
 9 Scardino Matteo: 6+ ha il compito di stoppare gl’avversari, e da cestista l‘assolve senza troppi problemi, mantenendo la posizione. Non spicca per molto altro, ma è più che sufficiente. (S 2= R 1/ A 2#1= B 2#) .
 6 Scassa Mauro: 8,5 top-scorer della serata, gioca principalmente d’astuzia, e poiché prima che gli avversari coprano la sua direzione preferita, passano un paio di set, s’intasca un parziale da solo. Qualche errore di troppo non consente il “votone”, ma pensiamo che il 1°premio sia già soddisfacente. (S 3#3+2= A 21#7= D 1-2/ B 2+4/).
 N.P. Fucarino Federica.

VALE TUTTO.. (..1 nella pallavolo, il punto orizzontale e quello verticale)

 7 Bonetto Stefano: 6 parte decisamente bene, con un 2°set quasi impeccabile, con un buon apporto in prima e seconda linea. Poi si spegne nel prosieguo della gara, non riuscendo a murare come sa, e patendo le alzate corte, fino all’abbandono finale, stremato. (S 2#3+3= R 7+1-1= A 11#4b6= B 1# E 1/, i 1).
 21 Brino Alberto: 6 “Brino si sveglia a mezzanotte” potremmo dire parodiando un classico dell’Horror, ed in effetti non ci discostiamo molto. Vampirico, deve attendere il calare del gioco, per rinascere a nuova vita e tentare la rimonta, come in Semifinale. Peccato che Van Helsing, dal trespolo, lo trafigga con un’astina di frassino (inesistente), e lo condanni alla dannazione del 2°posto. (S 3+1= R 5+3- A 11#2b3= D 1-1/ B 1#1+2/).
 2 De Feo Marta: 6 è difficile da utilizzare in attacco, specialmente finché a “farle ombra” ci sono le mani di Scardino. Però è ispirata al servizio e ci prova anche nelle rare occasioni offensive, oltre che a muro, dov’è spesso solo ad una mezza unghia dalla presa. (S 2#4+1= R 1/ A 1#1= D 1+ B 2/, i 1).
 1 Lovera Marta: 6- una gara, direbbero i meno giovani “sui generis”. Gli appoggi non la facilitano e perciò, pur patendo nel cercare la misura in postoIV, non può rifugiarsi nell’isola felice di zonaIII. Tampona con qualche discreto servizio, ma non è una “seratona”. (S 2#4+2= D 1- E 2-1/, i 1).
 5F Mantione Rosalba (k)(L): 6 Libero per necessità, soffre il fatto che in seconda linea viga l’anarchia più totale. Prova a dare un minimo d’ordine, ma deve pensare a troppe cose assieme, e pur non sfigurando affatto, alla fine anche lei sembra patire gli sforzi della Semifinale. (R 13+4o4-2/ D 2+2-1/) .
 5M Micellone Valerio: 6,5 ne avrebbe molto di più. Concentrato e determinato (pur un po’ lamentoso..), tiene alta la precisione, e, dopo una seduta ipnotica da Turello, non spreca neanche al servizio. Fa bottino a muro, ma prende anche qualche delicato mani-out dalle signore del “Bravoh!”. (S 1#3+2= R 2+ A 12#1b D 1- B 2#2+3/).
 1 Pozzo Chiara: 6 il voto è in parte politico, perchè come lei stessa fa notare, è sottoutilizzata. Da opposta, arrivano pochi palloni ed in seconda linea cambiando continuamente posizione, non trova un’identità se non al servizio, col quale può sfogarsi e ravvivare una serata non esaltante. (S 3#8+1= R 7+4-2/ A 2= D 1/).
 17 Turello Alessandro: 5,5 di stima. Si presenta col disegno d’un succo “Bravo” sulla pelata, ma ad essere alla frutta è lui. Non c’è: ricezioni errate e fiocchi di neve offensivi, in un lento spegnersi già al 2°set. Rientra coi crampi in un finale già scritto. Chi troppo vuole.. troppo vuole! (cit.). (S 2+1= R 4+7-1/ A 5#1b2= D 1+1/ B 4/).
 N.P. Castagno Giulia (L).

LEGENDA: per interpretare i codici al fondo di ciascun commento (che sono di fatto lo scout), vi diamo questa rapida legenda. Le lettere sono rispettivamente Servizio, Ricezione, Attacco, Difesa, Muro (B), Alzata (E), e l’Invasione (i). I termini di valutazione sono: Punto (#), Positiva (+),  Muro subito (solo per attacco: “b”), Nulla (solo per i liberi, in ricezione: “o” -fuori 3m-), Negativa (-), Errore (=), Mani-out/dentro Ace subito Difesa errata (/)

La versione stampabile si può trovare al seg. link:

finPRO

ED IL “LINGOTTO” É D’ORO

Il “Villa Volley” resiste, ma sbaglia un po’ troppo
Vince l’ “Italian’s Got Spritz”: compatto e brillante

Va ai “padroni di casa” della Penna il titolo Amatoriale, al termine di una gara giocata, ma nella quale il risultato, a posteriori, non è in pratica mai stato in discussione. In parte è merito di una formazione rodata e duttile (numerosi cambi di ruolo lungo la gara..),  in parte è “demerito” di un “Villa Volley”, che patisce un po’ il clima da finale, e s’inceppa nei momenti importanti. L’ “Italian’s Got Spritz” apre con Di Pierro, Torre, Caffi, Debernardi, Rusich e Penna, e non si possono definire dei ruoli, come si capirà più avanti; il “Villa Volley” risponde con Coletta e Benente sulla diagonale di regia, ali Garassino e Aghemo, centrali Fracchia e Redigolo, con Feyles libero. Aprono bene gli “ospiti”, centralmente, e rilanciano con Aghemo. La disposizione  dei lingottini è in continua mutazione, però, e con l’alzatore che cambia posizione e ruolo sono difficili da marcare, come dimostra l’aggancio ad opera di Di Pierro, in versione centrale. L’ “Italian’s Got Spritz”, beneficia poi di un paio di concessioni e passa a condurre con margine. Tuttavia nemmeno i biancoblù sono esenti da pecche e la situazione resta incerta. Il finale è determinato dagli episodi. Il “Villa Volley” è vicino e spezza con un tempo quando Di Pierro al servizio e Rusich in pipe provano l’allungo. I sei di Aghemo, però, non riescono a replicare e Fracchia fa e disfa, e Anche la Benente trova il net in attacco. Il direttore di gara si perde un’alzata di Feyles (Libero) in prima linea, ma non inficia il risultato, poiché con due errori (tra cui un’alzata spinta troppo a filo rete dalla Coletta) il “Villa” cede la 1ªfrazione: 25-21. Alla ripresa del gioco, il team di casa sembra in controllo, ma proprio questo eccesso di confidenza consente il rientro di Aghemo e compagni, che sfruttano con Redigolo le crepe nel muro avversario. Dunque capitan-Aghemo si prende la responsabilità e piazza un buon filotto al servizio e con l’appoggio di Redigolo in prima linea, mette il “Villa” a “+4”. Di Pierro, sempre in versione offensiva, accorcia, ma i villastellonesi si mantengono in vantaggio. L’ “Italian’s Got Spritz” è confuso e disordinato, e lascia spazio agli avversari. I gialloblù non se lo fanno ripetere due volte e dopo un’azione lunga con Feyles protagonista in ricezione e difesa, ad opporsi a Debernardi, arriva l’errore di Rusich. Dunque Aghemo accelera e Redigolo lo segue a rimorchio, col capitano a chiudere con una pipe sporcata dal nastro, per il pari: 15-25 ed 1-1. Entrambi i team hanno messo sul tavolo le proprie carte, e hanno studiato l’avversario. É pertanto tempo per un parziale equilibrato. In realtà l’avvio è alquanto confusionario da entrambi i lati della rete, e si va un po’ ad elastico: tira il “Villa Volley”, rientra lo “Spritz”, con Cerrato (che ha di fatto sostituito Rusich..). I villastellonesi sembrano un po’ più tesi degli avversari ed un timeout favorisce il recupero di un po’ di lucidità. Infatti Aghemo gioca sulle mani del muro ed il servizio della Benente complica la rigiocata di Cerrato. Tuttavia i gialloblù non riescono a dare continuità alle proprie azioni e continuano a rincorrere, anche quando Penna e soci frenano e serve loro un timeout. Infatti la pausa rivitalizza i lingottini che con Cerrato allungano di nuovo a distanza di sicurezza. Il parziale volge al termine ed il “Villa” è sempre a un passo, finché un paio di errori firmati Cerrato (servizio) e Di Pierro (alzata), non mettono momentaneamente avanti i villastellonesi. Sarebbe il momento buono per il break, invece la Garassino piazza in rete. Aghemo tenta con un doppio cambio uscendo con quest’ultima e inserendo Checchin e la Cosentino. Segue una fase combattuta, ma è di nuovo lo “Spritz” a mettere il muso avanti, con Debernardi. Checchin però replica, dopo la sospensione chiesta dalla propria panchina e la Benente piazza un palleggio lungo per il 23 pari. La Penna sceglie a sua volta il timeout, e fa bene, poiché il servizio della Coletta è meno forzato ed il primo tempo piazzato di Debernardi plana in zonaV. L’azione successiva è favorita dallo spigolo in ricezione della Cosentino, e Cerrato, dopo aver saggiato il muro di Fracchia, decide di aggirarlo con un pallonetto. Di Fatto la gara si conclude con questo 25-23. Il “Villa Volley” riparte, ma pare accusare maggiormente la stanchezza rispetto gli avversari. Il parziale si apre con uno scambio di errori e con alcuni episodi poco chiari, che mettono alle strette l’arbitro. La frammentazione del gioco favorisce i sei della Penna, che peraltro con Debernardi piazzano un filotto al servizio per il 7-2, sul quale Aghemo non può non chiamare timeout. É lo stesso front-man che prova a dare la scossa, ma predica momentaneamente nel deserto. Solo Redigolo pare riuscire a seguirne la via indicata, ricucendo con la neoentrata Tonello a “-6”. Dunque è ancora la battuta in salto di Aghemo a risultare indigesta ai lingottini. Penna deve difatti rifugiarsi in una sospensione per evitare l’aggancio, mentre i villastellonesi ripropongono gli avvicendamenti della frazione precedente. La gara pare tornare incerta, ma ancora Debernardi e Cerrato tolgono le castagne dal fuoco allo “Spritz”. La situazione è critica e basta poco per mutare gli equilibri: l’arbitro non s’avvede di una possibile “liberazione” di Debernardi oltre l’asta e il punto dell’eventuale 17-15 va rigiocato. Questa volta il lingottino attacca dal centro, e gioca sulle mani della Tonello. É l’episodio cardine, poiché l’ “Italian’s Got Spritz” innesta la quinta e se ne va: Cerrato, poi Aghemo non trova le mani in parallela, e Di Pierro schiaffeggia la palla per il 22-16. Gl’ultimi ad arrendersi tra i villastellonesi sono (manco a dirlo..) Aghemo e Redigolo, ma il divario è già tale da non concedere spazio alla fantasia: il risultato è acquisito ed in surplace, l’ “Italian’s Got Spritz” va a chiudere con un “rigore” sporcato sul nastro, dall’ultimo entrato Martinez. Un po’ ingeneroso il margine di 7punti, ma un risultato tutto sommato giusto, visti i valori in campo in questa serata. Certo, sarebbe stato interessante vedere entrambi i sestetti al completo, ma coi se ed i ma, la storia non si fa; pertanto onore ai vinti, che comunque hanno speso tutto quel che avevano, ma il team della Penna ha saputo valorizzare la duttilità dei suoi al meglio, creando l’alchimia vincente. Succede dunque al “Campla për tèra”, l’ “Italian’s Got Spritz”, cui diamo appuntamento alla 28ªedizione, per difendere questo meritato oro, specialmente perchè conseguito tra le mura amiche del Lingotto.
T.A.G.M.A.

La Pagellina
di Pippij17

VBN2015 Fin.1°/2°AMA: Italian’s Got Spritz vs Villa Volley 3-1

(25-20/15-25/25-23/25-17)

ITALIAN’s GOT SPRITZ

 3 Caffi Silvia: 6- non tra le sue serate migliori, resta un po’ avulsa dalla gara, con qualche sporadica apparizione in copertura ed in attacco. (S 2+ R 2+4-2/ A 1#4= D 1+, i 1) .
20 Cerrato Gianluca: 7,5 fa un po’ la primadonna, ed aspetta per fare un’entrata ad effetto. L’attesa però merita, dato che il suo ingresso aggiunge un terminale offensivo “pesante” in più, che in tandem con Debernardi spinge lo “Spritz” al successo. (S 1+1= R 8+3-1= A14#1b3= D 1/ B 1#3/).
2 Debernardi Fiorenzo: 8 è una gara in crescendo la sua, con un qualche difficoltà a prendere il ritmo, ma poi si gioca il titolo di miglior realizzatore di squadra, “duellando” con Cerrato, e prevalendo grazie ai muri vincenti ed al servizio. (S 3#3+1= R 5+1- A 14#2b1= D 3+3-2/ B 3#5+5/).
11M Di Pierro Dario: 7 non è particolarmente appariscente, ma si dimostra poliedrico. In regia tende talvolta ad eccedere in qualche forzatura, ma in linea di massima la gestione è lineare e corretta. In attacco, è preciso, e puntuale all’appuntamento con la marcatura. (S 1#5+2= A 5# D 1+1-2/ B 1#2+2/ E 2#1-1/, i 1).
6 Martinez Maurizio: 6 una breve apparizione, ma sufficiente per porre la firma in calce al match. (S 1+ A 1# D 1+1-).
5 Penna Cristina (K): 7 la squadra è piuttosto autonoma, e pare dirigersi da sé, ma è il capitano a dettare bene i tempi, svariando dalla regia all’attacco. Inoltre è l’unica tra le signore, a non commettere troppi errori in attacco, oltre a dare appoggio in seconda linea con una buona ricezione. (S 4+1= R 12+1-1/ A 1#1= D 3+2-1/ E 1#, i 1).
8 Rusich Federico: 6,5 ha speso tanto in Semifinale, e risulta forse un po’ scarico. Comunque, rimane  tra i giocatori più regolari della squadra, ed il suo apporto in prima e seconda linea lo dà, ma parzialmente ridimensionato rispetto le attese. (S 2+1= R6+3-1/ A 7#1b3= D 1+ B 3+ E 1-1=, i 1).
11F Torre Elisa: 6-  soprattutto in attacco, sembra mancare un po’ di convinzione: nelle, comunque rare, occasioni in cui è chiamata in causa, trova il nastro o apre eccessivamente il colpo. Tiene bene principalmente al servizio, dov’è indigesta agl’avversari. (S 6+1= R 6+3-1/ A 2#1b6= D 4+2-1/ B 1#1/).
N.P Ardizzola Marzia, Bonvecchio Francesca, Franceschini Alessandra, Gonnella Stefano; Ravetti Elisabetta.

VILLA VOLLEY

11 Aghemo Andrea (K): 7 non risulterà proprio precisissimo, ma è il trascinatore della squadra nei momenti bui. Non gli si può rimproverare di non metterci abnegazione, nemmeno quando manca di poco il muro per il mani-out o la riga in parallela. Col proprio servizio, e da prima e seconda linea, è un punto di riferimento importante per la regia. (S 3#9+3= R 15+1-1/ A 13#7= D 3+ B 1/).
16 Benente Marina: 6,5 da opposta non ha tante chances, ma nei rari casi, gioca spavalda, come dimostra anche la piazzata vincente in palleggio, che vale buona parte del voto. (S 3+ R 2+ A 5#1= D 1+4- B 1+ E 1#).
2 Checchin Sergio: 6 un paio di passaggi che potevano anche essere anticipati o meglio sfruttati. Forse la condizione non è ottimale, ma il suo muro composto, in qualche frangente poteva tornare utile. (R 1- A 3# B 2#).
3 Coletta Linda: 6 la 3 giorni, decisamente intensa, e senza cambi, probabilmente gioca a suo sfavore. Tuttavia, a parte qualche errore di misura (vd. finale 1°set..), gestisce il gioco cercando di dare maggior varietà possibile, pur con un occhio di riguardo per i più “caldi” del momento. (S 1#5+1= D 2+3-2/ B 1/ E 1#2-2/).
12 Cosentino Michela: 5,5 non brilla, ed il suo ingresso in corsa, non lascia il segno, neppure in copertura. (R 2+2-).
0 Feyles Giuseppe (L): 8 ci dicono non sia una delle sue migliori prestazioni, ma noi rispondiamo “emmenomale!”. Infatti, avere un Libero con una positività superiore al 60% (2 difese ogni 3 in testa al palleggio..), la definiamo una prova maiuscola. Peccato però, che come nel calcio: se l’estremo difensore è tra i migliori in campo, non è proprio un buon segnale. (R18+4o2- D 12+5o3-4/).
4 Fracchia Riccardo: 6- un discreto avvio, ma poi si perde. Riappare a sprazzi con qualche buon muro, che tuttavia non è sufficiente ad arginare le velleità avversarie. (S 3+1= R 3+ A4#2b2= D 1/ B 3#1+2/, i 2).
10 Garassino Barbara: 5,5 troppi gli alti e bassi, sia in attacco, sia, soprattutto in ricezione, con momenti di lucidità alternati ad altri di parziale spaesamento. (S 2+2= R 11+7-2/ A 2=).
5 Redigolo Luca: 7 è il 2°realizzatore del team, ma il più preciso (davvero rari i suoi errori..). Dal centro sfodera una discreta regolarità realizzativa e come il capitano prova a trascinare i compagni, ma (ahilui..) non facendo sufficiente presa.  (S 2#2+1= A 10#2b1= D 1+2- B 2#1/).
6 Tonello Laura: S.V. parentesi anche per lei, senza sufficienti opportunità per esser valutata. (S 1#2= D 1+ B 1/).
N.P. Gallarato Flavio, Gertosio Giorgio, Sapino Luigi, Sola Veronica.

LEGENDA: per interpretare i codici al fondo di ciascun commento (che sono di fatto lo scout), vi diamo questa rapida legenda. Le lettere sono rispettivamente Servizio, Ricezione, Attacco, Difesa, Muro (B), Alzata (E), e l’Invasione (i). I termini di valutazione sono: Punto (#), Positiva (+),  Muro subito (solo per attacco: “b”), Nulla (solo per i liberi, in ricezione: “o” -fuori 3m-), Negativa (-), Errore (=), Mani-out/dentro Ace subito Difesa errata (/)

La versione stampabile si può trovare al seg. link:

finAMA

I CAMPIONI SONO TUTTI DA BERE!

Un “Che Cosmopolitan!” ubriacante, si prende l’OPEN
PRO e AMA ordinano “Bravoh!” ed “Italian’s Got Spritz”

Solo in pochi possono permettersi di brindare in questa ultima serata di VolleyByNight, perchè le finali, si sà, implicano sempre e soltanto un vincitore. Tuttavia la coincidenza vuole che proprio i team con nomi ispirati a bevande, siano i trionfatori di questa 27ªEdizione. Ma non dobbiamo dimenticare anche i “premi di consolazione”, e quindi partiamo con le “finaline” (decisamente “ine”, poichè per rispettare i tempi della serata, sono ridotte “al meglio dei 3set”) per il gradino basso del podio. Aprono per primi gli Amatori, con un duello alquanto impari tra il “Caco Verde”, tutto sommato discreta sorpresa di questa parte di Tabellone, ed “i Lilli”, decisi perlomeno a prendersi il posto su tale gradino, dopo aver sfiorato la finalissima. Il pronostico parrebbe seguire il proprio iter, con un team di Sangiorgi inizialmente spavaldo, ma che viene immediatamente recuperato dai sei di Zanolli. In pratica “i Lilli” li controllano, tenendoli d’occhio negli specchietti e poi piazzare, all’ultimo, l’allungo decisivo per il vantaggio. Un pizzico di sicumera, fa partire Zanolli e compagni in difetto, ma il margine si assottiglia, ed una palla incerta a favore de “i Lilli”, distrae il “Caco Verde”, che in un paio di giri è quasi agganciato. Il team di marca Rivolley, è tenace e prova ad allungare il match verso il tiebreak, ma gli attacchi lo tradiscono: troppi gli errori, ed una difesa avversaria maggiormente organizzata (ed ordinata), ed al 5°turno oltre i 25 “i Lilli” s’aggiudicano il bronzo, anche grazie alla miglior realizzatrice dell’Amatoriale (Miriam Di Pierro). In parallelo, l’apporto dell’omologa miglior attaccante Catozzi, non è sufficiente per il “Belle Chiappe 2.0”, per contrastare il team del miglior attaccante Pro: Simone Angeletti. Il team di Di Cataldo, ha speso decisamente troppo nella serata appena passata, e peraltro, è ulteriormente a ranghi ridotti. Ne consegue un avvio sofferto, col “Ti Va di Cucinare?” che prende subito margine, e gli ex-rivolesi a rincorrere. Il fatto che Angeletti e soci giochino con 3 uomini e 3 donne in serie, dà la chance ai sei di Di Cataldo di accorciare attorno a metà set, e tenere in bilico il match. Tuttavia, giunti vicini a quota 20, il break portato dal servizio del “Ti Va di Cucinare?”, mette la parola fine sul 1°parziale. Segue un 2°set decisamente sbilanciato, con l’immediato scatto di Angeletti e compagni, che arrivano anche a”+12″. Fortunatamente col turno di battuta di Catozzi, il “Belle Chiappe” rientra, ma è un fuoco di paglia, o meglio il “Ti Va di Cucinare?” non abbassa la guardia, e si intasca il raddoppio e il 3°posto. I tempi sono pertanto maturi per le Finalissime. Tra gli Amatori, il pronostico è aperto, ed il “Villa Volley” vorrebbe, pur con qualche assenza, mettere pressione all’ “Italian’s Got Spritz”. L’avvio è buono, ma con Rusich i lingottini accorciano prima e superano poi. A metà set la situazione va ad elastico, e con Aghemo al servizio il “Villa” tiene in ambasce gli avversari. Tuttavia i villastellonesi restano un po’ troppo imprecisi e l’ “Italian’s Got Spritz” passa a condurre, grazie ad un’alzata maldestra della Coletta. Il 2°set, vede la riscossa del team di Aghemo, che recupera l’iniziale svantaggio, e poi controlla mentre lo “Spritz”, distratto, cerca di riorganizzarsi, chiudendo con lo sprint in battuta di Redigolo. É il preludio ad un parziale equilibrato. Le squadre restano vicine, pur non scostandosi dal copione precedente del tira-e-molla. Sul finale alla fuga tirata da Debernardi rispondono il neo-entrato Checchin e un palleggio piazzato della Benente. Ma ancora Debernardi piazza vincente e in pallonetto chiude Cerrato. Il 2-1 taglia un po’ le gambe al “Villa Volley”, assieme al break di Debernardi per il 7-2 iniziale. Il rientro a “-2” del “Villa” è solo frutto della distrazione avversaria, e difatti il team della Penna ne ha evidentemente di più, e si intasca 3°set e titolo “AMA”. Dopo questo aperitivo, ecco che c’è chi si addolcisce la bocca con un succo “Bravoh!”. Di sicuro non è l’equipe della Mantione, imballata dalla Semifinale, che manca la chance per giocarsi il 1°posto alla pari. Non che non risulti un match equilibrato nei punteggi (alla fine solo 7punti di distacco tra le due..), ma si va a strattoni, sin dal 1°set. A tirare è il sesteto di Ariagno; rinviene il “Vale Tutto..” e prova a far capolino con Micellone, ma viene ricacciato indietro da Scassa e da un’impeccabile Calì. L’elastico si ripete sin sul finale, dove l’altra metà ex-Rivolley si pianta sul muro avversario, e nemmeno il servizio della Lovera rianima il “Vale Tutto..” che distratto da un timeout cede a Scassa. La replica in avvio di 2ªfrazione è opera di Bonetto, tuttavia la gara è più che altro legata agli episodi, che viceversa premiano il “Bravoh!”. Sembra poter rilanciare Ariagno, viceversa i suoi non trovano lo sprint, e una provvidenziale “foglia morta” della De Feo, ipoteca il pari, concesso da Scassa. Sembra emergere l’equilibrio, sebbene la partenza 7-2 del “Bravoh!” potrebbe smentirci. Viceversa il “Vale Tutto..” rosicchia e poco alla volta ristabilisce la parità a metà frazione, con 3aces della Pozzo. Brino è brillante, ma Ariagno gira bene la formazione, e come detto, gli episodi gli arridono, ed un ritardo nel chiamare tempo, penalizza Mantione e compagni: aggancio e sorpasso del “Bravoh!”, anche nel conto set. Nel 4°set sono tutti in riserva, come è evidente dagli scambi lenti e dal continuo polemizzare su qualsiasi scelta arbitrale e non. Il vantaggio per Ariagno è la panchina lunga. Il gioco è frammentato ma le squadre restano vicine, fino a metà set. Micellone è importante per il break che dà il “+1” ai suoi, ma arriva l’episodio cardine: 21-20, pallonetto di Brino interno all’asta che per l’arbitro è out. Vane le proteste e “Bravoh!” che se ne va, e dopo un’azione eterna mette giù con Magro, ben servito dalla miglior regista Pro, Pizzato, il dorato 25-22. Non resta altro che montare il campo “centrale” e godersi la Finalissima Open. Qua il match è caldo, ma da subito sproporzionato nei numeri: sono solo in 7 i “Gatti Osceni in Luoghi Pubici”, senza qualche mano pesante; il “Che Cosmopolitan!” è praticamente al completo. Questo non implica che i sei della Ceresa non si risparmino, anzi, approfittando della “rigidità” (e fallosità) del sestetto della Cicchiello, fuggono a “+6”. Recupera Cominu, ma si vede lo zampino dei “Gatti”. Il match stenta a decollare, ma un’impennata, almeno al proprio punteggio, la dà il “Cosmo”, che con pazienza difende e poi va a segno (parziale di 7-0). I “Gatti” si riaccodano con Vienna, e ritrovano vigore con D’Antonio. I cambi orchestrati da Cicchiello non aiutano ed il 1°set, di slancio, l’intasca il “Gatti Osceni”. Nel 2°set, le squadre si tornano a studiare, con il team della Ceresa spronato dalle animate del Centro Estivo del C.S. Ling8. Vienna fa e disfa, mentre più compassato il “Che Cosmopolitan!” prende il largo. Costa crea, al servizio, il divario decisivo: incolmabile. Dopo l’1-1, si può ipotizzare che non abbia più energie il team della Ceresa, e invece eccoli battagliare in avvio di 3°set, ancora sospinti dai propri supporters. Manca però loro, lucidità, inceppandosi anche quando riescono ad avvantaggiarsi, con Zanchetta nella parte della sabbia negl’ingranaggi. La Ceresa è stremata, come i suoi, ed il 2-1 del “Che Cosmopolitan!” è il colpo di grazia. Nel 4°set Zanchetta e Vinci sono mattatori, Zappacosta resiste con le unghie e coi denti, ma non basta. Anche quando questi piazza un paio di muri pesanti e la Cicchiello fatica a trovare un’uscita efficace, i “Gatti” non riescono ad arrivare a meno d’una lunghezza. Il finale è di un duello Zappacosta-Zanchetta, con l’intromissione di Vinci e della Mariotti, prima che proprio il libero-attaccante piviellino non manchi di poco il campo in diagonale. Il “Che Cosmopolitan!” può dunque brindare al successo assieme a tutte le altre vincitrici di giornata, e festeggiare anche il premio alla MVP del torneo: Torrese. Si chiude, dunque, con un trittico di drink a dominare le tre categorie, e fare incetta di premi, mentre ultimi, ma non per importanza, arrivano anche i riconoscimenti per Pedicini (miglior attaccante) e Oria (miglior alzatore AMA), nonchè i dovuti ringraziamenti allo Staff del C.S. Ling8, ai collaboratori del VBN, agli sponsor (Manager srl, SAT Assicurazioni e Piemonte Food), e ai partners (5Pari Joker e US ACLI Torino). E poi? Restano solo i saluti di rito, e la promessa di rivedersi tra un 300giorni, nello stesso luogo, ancora tutti assieme per assistere, da protagonisti in campo o anche solo da spettatori, ad una nuova, emozionante edizione del VolleyByNight!
t.A.G.m.a.

IT’A LONG WAY TO THE TOP

Nel PRO, 10set per definire la gara per l’ “oro”
Nell’AMA: facile “Villa Volley”, si stanca l’ “Italian’s Got Spritz”

Cantano bene gli AC/DC, quando dicono che per arrivare al punto più alto, bisogna macinare chilometri su chilometri. E nel tabellone PRO, non v’è nulla di più vero, poichè nelle due partite che decidono quale sarà il duello per la vittoria finale, le squadre devono farne di strada, prima di poter esultare per aver raggiunto l’obbiettivo. La prima maratona è corsa da “Bravoh!” e “Ti Va di Cucinare?”. Come accade in genere, i sei di Ariagno inizialmente soffrono, e vanno in svantaggio. Gli errori sono tanti, e Angeletti e compagni ne approfittano per un allungo. Sono però a poco a poco ripresi, ed i servizi errati aiutano l’ex- “Sanbe” a recuperare terreno. Tuttavia resta un margine sufficiente per il “Ti Va Di Cucinare?”, che gli consente d’andare sullo 0-1 con la parallela di Andrea Angeletti. Quest’ultimo va a riposo, mentre Ariagno si gioca la carta Scardino. La battuta dello stesso Ariagno, poi, crea il primo break per il “Bravoh!” mettendo in difficoltà la ricezione avversaria. Anche l’attacco è incerto e fatica a ritrovare il proprio equilibrio il sestetto di Angeletti, che difatti cede, nonostante riesca ad accorciare sul finale, frenato a muro e infilato da una diagonale di Scassa. Al cambio campo, il “Bravoh!” riparte forte ed allunga. Angeletti si danna l’anima in difesa, e consente ai suoi di ricucire e passare a condurre. I tempi ed i cambi fatti da Ariagno non sortiscono gli effetti voluti ed il raddoppio per il “Ti Va di Cucinare” è cosa fatta, con un attacco di Viviana Nizza, troppo lungo. Pare fatta, ma i sanbenedettini non sono squadra che molla, e difatti attende sorniona per tutta la 4ªfrazione, recuperando col servizio della Pizzato e chiudendo di slancio. Si va al tie-break e qua, a sorpresa, il “Ti Va di Cucinare”, perde lucidità dopo i primi scambi. La tensione è alta e c’è anche qualche scaramuccia in campo. Il “Bravoh!” intuisce che è il momento buono e dopo aver girato avanti, scatta a “+5”. La reazione è tardiva da parte dei sei di Angeletti, ma pur faticando, la palla finalmente buona va a Scassa che gioca sulle mani di Angeletti per il 15-12 che vale la finalissima. In parallelo, oltre il telone, il “Villa Volley” viene indirizzato su una scorciatoia, dal “Caco Verde”. Ma è il classico trucco alla Wil E. Coyote, difatti il sestetto di Sangiorgi, disegna il classico tunnel sul muro, in cui il Roadrunner guidato da Aghemo, si infila pacifico e sfugge alla sua trappola. Nella realtà delle cose, infatti, il muro rivolese è poco compatto, la difesa un po’ stenta e soprattutto, c’è grande nervosismo tra i giocatori. I villastellonesi non s’intromettono nelle questioni altrui e procedono per la propria strada, in pratica doppiando gli avversari. É un duro colpo da assorbire per il “Caco”, che peraltro la sera prima aveva vinto e in buona parte convinto, col proprio spirito battagliero; viceversa il team di Sangiorgi oggi è disunito e particolarmente falloso (anche Mennuni, che la sera prima ha duellato a distanza col poi sfortunato Lupo..). Nulla di più semplice, perciò, per il “Villa Volley”, che andare al raddoppio, sempre con amplissimo margine. Il sestetto del Rivolley, in pratica non si riaffaccia in campo e per Aghemo una qualificazione in punta di piedi e con un limitato dispendio energetico. Dispendio che viceversa è massimo per chi segue. “I Lilli” e l’ “Italian’s Got Spritz”, difatti, si affrontano in una maratona tirata e per nulla scontata. Apre bene il sestetto di Zanolli, che preme e mette alle strette i sei della Penna (sempre un po’ “impiccati” nei numeri..), ma viene riagganciato sul 19 e tutto pare riaprirsi. Ma non è così: break vincente e “+4” con cui “i Lilli” passano in vantaggio. La risposta non si fa attendere e gli “Spritz”, mettono in chiaro che non vogliono certo mollare ora. Guadagnato un buon margine, lo controllano sino al termine ed il pari è servito. Sembra definirsi il classico tira e molla dato dal “fattore campo”, poichè sebbene Penna e compagni partano in vantaggio, a metà 3°set vengono raggiunti, e dunque “i Lilli” controscattano , prendendo di nuovo quel paio di lunghezze di distacco, utili al raddoppio. Al 4°set, la stanchezza affiora, ma la gara, al posto di calare il proprio ritmo, sale di tono: il finale è incandescente (un po’ per la temperatura della palestra, un po’ per gli scambi pirotecnici), con un batti e ribatti che porta a un testa a testa tesissimo, in cui per un nonnulla, è l’ “Italian’s Got Spritz” a centrare nuovamente l’aggancio. Si decide tutto al 5°set, dove i sei di Zanolli, a dispetto dell’età, han speso probabilmente troppo, e dove il sestetto della Penna fa valere l’esperienza dei suoi componenti, mantenendo la sufficiente lucidità per girare avanti 8-5, e dunque allungare senza forzare, fino al 15-10 che vale la finalissima. Ma il 5°set, è il tema della serata, come detto, anche per il “PRO”, ed il “Derby” tra ex-Rivolley, sul campo1, mette sul piatto un grande equilibrio. O meglio, non è che paia tanto incerto l’avvio, nel quale il “Belle Chiappe 2.0” forza immediatamente il ritmo. La risposta è stentata da parte del “Vale Tutto..”, che è palesemente contratto. La tensione porta ad un nuovo break per Di Cataldo e compagni, che rimangono ad almeno 4lunghezze di distanza. Bonetto lavora il pallone, e Brino tenta di rifinire, ma c’è maggior ordine tra gli avversari, che difendono bene con la Iodice e la Catozzi. Il divario s’assesta e resta tale fino all’1-0. Si riparte, ma non sembra che il “Vale Tutto..” sia uscito dal tunnel, nè che il “Belle Chiappe 2.0” sia in grado di fuggire. Difatti, Cuccotti piazza un allungo al servizio che potrebbe essere determinante, e mandare al tappeto i sei della Mantione. Viceversa, Brino, oltre ad aver indovinato il cambio tattico (inversione con la Pozzo che va all’opposto..), si carica la squadra sulle spalle in questo frangente e ne accende gli animi. Il suo servizio ricuce lo strappo e rimette in discussione la gara. Gli scambi sono vivaci e poco alla volta il “Vale Tutto” rinviene e prende un leggero vantaggio, che pur soffrendo, sul finale conserva per un meritato pari. In avvio di 3ªfrazione, il sestetto di Di Cataldo, viene messo alle corde dal servizio della Lovera, che vale lo 0-6. Il timeout è imprescindibile, ma non è sufficiente. Il “Vale Tutto” prende coraggio, e forza su Micellone e Bonetto, che Di Cataldo dal centro non riesce a seguire senza fare una scelta. La fuga prende sempre più corpo, e un’altra tegola cade sul già ridotto e riarrangiato “Belle Chiappe”. Infatti Cuccotti si blocca (ginocchio) ed è necessario un doppio cambio, per mantenere la formazione in equilibrio. Il set è andato e Di Cataldo lo sa, perciò attende l’inizio della 4ªripresa. Qui la stanchezza inizia a farsi evidente, servono alcuni cambi per far respirare i giocatori. Tuttavia, il match resta in equilibrio, fino sul finale. Potrebbe chiudere il “Vale Tutto..”, ma la scarsa lucidità di Turello e Brino, partorisce una coppia d’errori decisivi, soprattutto poichè il 2-2 arriva sul 25-23. Tutto è rimandato al set di spareggio, che è un autentico tiro alla fune. S’avvantaggiano Di Cataldo e soci, tirando e girando 8-4. Brino è in difficoltà ed entra Turello. La situazione pare disperata, ma forse proprio per questo, il “Vale Tutto..” non ci sta a pensare su, e a poco a poco si avvicina. Il match-ball però ce l’ha il “Belle Chiappe 2.0”, ma non forza il servizio, patendo il 14-14. Dunque il braccio di ferro ai vantaggi è lungo, estenuante e psicologicamente provante, e se l’aggiudica il team della Mantione, con un Turello che si fa perdonare gli errori del 4°set, con l’ace finale su Neirotti (17-19). I giocatori hanno finito anche la riserva, ed è giusto che pur a tarda ora, si vadano a riposare: la giornata finale sarà lunga ed impegnativa, ed i loro tifosi li vogliono vedere freschi e combattivi. “For those about to rock! We salute You!”.
t.A.G.m.a.

THE MAGNIFICENT… EIGHT!

Il PRO si decide tra le vincitrici dei gironi
Nell’AMA, ce l’incognita “Caco Verde”: la 3ªcorsara

Non è stata una serata facile quella che prevedeva i Quarti di finale per i livelli “Pro” ed “Amatori”, con nessuno che si sia arreso ai pronostici avversi, o alla disparità tecnica eventuale con l’avversario. Tutti hanno lottato col coltello tra i denti, sino all’ultima goccia di sudore residua; ma alle Semifinali, sono ammessi solo la metà, e dunque via con gli incontri. Alle 20.00 ci sono solo “Pro”. Parte per primo il campo1, che ospita “Bravoh!” e “Manzo Team”. I sanpaolini di Palazzolo, come spesso già accaduto, non trovano da subito l’amalgama, ed Ariagno e soci, ne approfittano. Più quadrato il sestetto sanbenedettino, ma non esente da errori, e quindi l’1-0 non è del tutto scontato, sebbene giunga con sufficiente margine. La ripresa è però tutt’altro che una passeggiata per il “Bravoh!” perchè, anche se di quando in quando il “Manzo Team” accusa dei vuoti, rimane sempre vicino. La conseguenza è che si apre un finale pirotecnico. Si supera quota 25, Ariagno tiene il pallino in mano, ma Magliulo annulla con un bel mani-out il 3°set-ball. Dunque Palazzolo dal seconda linea rivolta la frittata, ma Azzati è preda del muro di Ariagno (2 volte) ed il match-ball è del “Bravoh!” ed a termine di un’azione nervosa, va all’incasso con Scassa, che spazzola le mani del muro per il 2-0, che vuol dire un posto già sicuro al Venerdì. In parallelo, stacca l’altro pass-finali, il “Vale Tutto..”. Nel confronto con “Gli Amici di Beppe”, torna a giocare con spensieratezza, e pur non potendosi mai rilassare, per evitare che gli esperti avversari rientrino con qualche giocata sporca, mette al sicuro il risultato nella parte centrale e va 1-0. La Amoroso prova a cambiare qualcosa per la ripresa, ma i suoi sono un po’ troppo contratti, mentre il team della Mantione (oggi libero..), ne approfittano per scatenare Micellone, e giocare in punta di fioretto con la Pozzo e Bonetto. Il risultato non è quasi mai in discussione, se non per un eccessivo rilassamento sul finale, che fa rinvenire “gli Amici di Beppe”, grazie al servizio. Ma Micellone c’è e chiude da postoIII. I tempi sono stati sufficientemente stretti e quindi è il campo2 a ripartire. Qui il “Villa Volley”, oggi praticamente al completo, esibisce una prova di forza maiuscola. L’ “Ambaradan”, infatti, viene travolto dall’irruenza dei sei di Aghemo, che con Sapino martellano e chiudono la via a Pedicini. Rosato e la Santoro non hanno alternative dalla panchina, e cedono a 13. La ripresa è maggiormente giocata e Pedicini tenta di spingere la manovra offensiva dei suoi, ma il “Villa” è compatto e ben piazzato, e batte anche bene, e così con qualche lunghezza di distacco, ecco che arriva anche il raddoppio, con un muro di Fracchia, con conseguente eliminazione dell’ “Ambaradan”. Meno scontato, risulta invece il successo del “Ti Va di Cucinare?”, che parte col favore del pronostico, ma trova sulla sua strada un “Gigigiannizzati” che resiste e tiene vivo il parziale. Perlomeno fino a quota 19, poi qua arriva una netta battuta d’arresto per Vitetti e soci, che costa l’1-0. La ripresa rimane altrettanto incerta, ed entrambi i sestetti giocano sporco, con piazzate, mani-dentro e fuori, colpi beach. É una partita a scacchi, per la quale Vitetti si gioca la mossa del 3+3: tentare col giro di soli uomini in prima linea, di fare bottino, da conservare in difesa quando le 3 donne avanzano. Risulta una ottima trovata, ed il “Gigigiannizzati”, sul filo di lana, brucia Angeletti e compagni. Si va dunque al 3°set, e ci si attenderebbe bagarre; viceversa il team di Vitetti scoppia e in breve il “Ti Va di Cucinare?” ha già fatto i bagagli per la Semifinale col “Bravoh!”, lasciando il vuoto dietro di sè. Intanto dall’altro lato del telone, ha già preso il via il match delle 22.30, col “Caco Verde”, rivelazione, in quanto 3ª, ai Quarti, che affronta il “MaiNaGioia”. Il sestetto di Mortera, interpreta così così l’avvio, ma rimette in pari la situazione, avvantaggiandosi anche leggermente a metà parziale. Il “Caco Verde” pecca un po’ troppo in fase offensiva, ma anche in copertura, dove c’è eccessivo disordine. Pertanto il “MaiNaGioia”, gioca più che altro sporco e strappa, portandosi a casa l’1-0. Nella 2ªfrazione, però, i sei di Mortera, inspiegabilmente, prendono a commettere una serie di errori gratuiti, che facilitano il compito a Sangiorgi e i suoi. Il “Caco Verde” elude i timeout avversari, e tiene il margine con Mennuni e Sangiorgi, mentre Lupo, chiamato al superlavoro, deve faticare perchè la difesa dei rivolesi si chiude a riccio. Ne consegue la parità ed il tiebreak. Qui, scatta il MaiNaGioia, ma il “Caco Verde” non molla e recupera. Quando la gara sta salendo di intensità, però, il pessimismo del “MaiNaGioia” trova conferma nell’infortunio di Lupo. L’esterno siciliano, appoggiando da seconda linea, ricade e accusa un dolore lancinante al ginocchio, che non gli consente di continuare. É un duro colpo per Mortera, ma i suoi non si perdono d’animo e rimontano con decisione. La gara è incerta e solo la vicinanza al 25°punto salva Sangiorgi e soci dall’aggancio, e consente loro di essere l’unica non-capolista, nel blocco dei finalisti. Questo perchè, parallelamente, il “Pensavamo Peggio” (3ªE), pur ad un certo punto quasi credendolo possibile, sfiora solo il pass per le finali, che invece stacca il “Belle Chiappe 2.0”. L’altra metà ex-Rivolley, nel primo set è praticamente impeccabile e azzera le velleità di Veronico e compagni, con un perentorio 25-6. Poi, qualche cambio, la sicumera derivante dal largo successo, ed ecco che la gara resta in bilico. Il 2°parziale, infatti, con un minimo di ordine in più, e i classici colpi in diagonale di Simonis, e le piazzate in parallela di Veronico, danno al “Pensavamo Peggio (la tecnica cmq è rimasta)” la chance per impattare. Servono alcuni scambi caldi oltre il 25, ma al secondo tentativo il “Belle Chiappe 2.0” lascia il 2°set agli avversari. Una volta accesi, i sei del “burattinaio occulto” Regolo, sono difficili da spegnere. Tuttavia, pur spendendo decisamente più energie del previsto, Di Cataldo e compagni, dai e dai, alla fine si mettono al sicuro, e controllano prima di chiudere e passare in Semifinale, per l’annunciato e voluto “Derby” tra “rivollesi”. Ma la serata non è ancora terminata, poichè mancano ben 2posticipi. Al limitare del Venerdì, possono prendere campo “i Lilli” ed il “Molten Idee x la Mikasa”. I sei di Marino, in un certo senso, fanno come il “Pensavamo Peggio”, e pur con lo sfavore del pronostico, già dall’avvio infastidiscono “i Lilli”, tenendoli sulle spine, con un Bascietto recuperato ed incontenibile. I Di Pierro, fanno però il loro lavoro, e col solito De Michelis, il vantaggio è cosa del team di Zanolli. Ma non possono cantare vittoria troppo presto, perchè la seconda frazione pare speculare, e l’intensità e l’agonismo fanno prevalere un “Molten Idee..” che si danna l’anima in difesa frustrando “i Lilli”, che alla lunga sbagliano troppo: pari e patta, serve il 3°set. La frazione di spareggio è davvero una sorta di tiro alla fune. Nessuna delle due squadre vuole mollare e si arriva vicinissimi in zona Cesarini, dove Francesco Di Pierro riesce a fermare Bascietto con un muro. É il colpo decisivo, che mette in discesa le ultime azioni per “i Lilli”, che non ci pensano troppo su e vanno a riposarsi, per la Semifinale di domani con la vincente dell’ultimo turno odierno. Questa esce dal confronto tra “Italian’s Got Spritz” e “Sangone”. Penna e compagni sono ridotti ai minimi termini, e lei stessa non è al top, mentre la Forneris ripropone il sestetto che ha superato il “10Dispari” la scorsa sera. Tuttavia mentre Cappelli inizia bene, Vaschetti non è altrettanto brillante come 24ore prima. Lo “Spritz”, perciò, sfrutta Cerrato, mentre Debernardi prende confidenza col muro. Il break arriva a metà parziale, con la fuga di Penna e soci, che ipotecano l’1-0. La Forneris si carica in difesa, ma non riesce a trasmettere la propria grinta al team, che peraltro perde anche Cappelli, che non si sente benissimo. La briglia eccessivamente sciolta, consente all’ “Italian’s Got Spritz” di trottare verso il passaggio del turno, senza temere un ritorno del “Sangone” che esce con qualche rammarico riguardo questa prestazione, ma dopo un torneo decisamente dignitoso. Dunque, tra queste otto promosse, ci sono le prossime regine del VBN, ma nella scala che porta alla gloria, mancano ancora due ripidi e alti gradini, e domani tutti pronti per vedere chi vi inciamperà, e chi saprà saltare il primo a piè pari.
t.A.G.m.a.

ANCHE NELL’ AMATORIALE IL TITOLO É VACANTE

Tutti volti nuovi tra le otto pretendenti al trono
Il “Caco Verde” elimina la 2ª classificata 2014

Come nell’OPEN meno di 24ore prima, con l’uscita di scena della detentrice del titolo, similmente accade nell’AMA, con l’unica tra le piazzate della scorsa edizione, ad uscire di scena prematuramente. Tuttavia, dovendo andare con ordine, le prime gare della serata vedono due prime, prevalere sulle avversarie in modo piuttosto netto, pure troppo. Sul campo1, il “Villa Volley” parte subito a mille, e non lascia che le briciole ad una “New Team” che a malapena si raccapezza in questo avvio. L’1-0 tranquillizza Aghemo e compagni, che allentano la presa, e concedono maggior spazio ai sei della Bugnano, che pur dirigendo i suoi dalla panchina, non può godersi lo spettacolo, dato che pur tenendo duro il più possibile, manca alla “New Team” lo spunto offensivo sufficiente per impensierire i villastellonesi; che difatti controllano e con la Benente chiudono e raggiungono l’ “Ambaradan” ai Quarti. In parallelo, il “Molten Idee x la Mikasa”, ha vita fin troppo facile, contro un “Bella Zieeeee!”, che va subito in debito. I passaggi centrali sono determinanti, e i sei della Spanu seguono più o meno il copione da spalla della “New Team” dall’altro lato del telone, seppur rimanendo più vicino ai propri avversari. Ci prova Ferreri, ma dopo l’1-0, arriva anche il raddoppio per il “Molten Idee..”, che cambia centrale (dentro Cammarano), ma non il proprio gioco, che passa sempre da zonaIII. Alla fine, la Spanu accetta la sconfitta come inevitabile, per un torneo che non è mai decollato davvero, mentre Marino e compagni attendono, per scoprire la loro prossima avversaria. Difatti a seguire c’è “MarioPinti”-“i Lilli”. La gara non è scontata, come dimostra, a dispetto d’una partenza ad handicap, il recupero dei sei di Bogotà verso metà parziale. L’attacco di De Michelis è quello che rompe gli equilibri, e che trascina i sei di Zanolli al vantaggio. La replica è buona, ma dopo il “+5” in apertura di 2ªfrazione, “i Lilli” recuperano, sebbene, passata la metà set, i “MarioPinti” reagiscano, arrivando 17-21. Non è però un margine sufficiente, dato che qualche errore di troppo lascia rinvenire Zanolli e soci, che poi sfruttano Sorrenti per il pari. Agganciati, Bogotà e compagni accusano il colpo e causa un po’ di nervosismo, peccano di precisione e De Michelis li castiga col 2-0 che chiude la partita, con un perentorio monito per Marino e soci. In parallelo, eccoci giunti alla seconda eliminazione eccellente del torneo. I “Supercalifragilistichepallavolosi e Patate”, eredi dei “Patate E Piselli (verdi fritti alla fermata della Metro)”, giunti 2′ la scorsa edizione, trovano sulla loro strada il “Caco Verde”. Il team di Sangiorgi è determinato a fare il colpaccio passando il turno nonostante il 3°posto nel ranking, e ingaggia sin dall’inizion un duello senza esclusione di colpi. Tuttavia, grazie ad Agrò, il “Supercalifragili..” si riesce ad accaparrare il vantaggio. La replica, non è scontata, ma arriva e con un Sangiorgi ordinato a muro e Mennuni che si scalda progressivamente, la parità è perfetta (anche nei parziali), e si va al tiebreak. Nel 3°set, è il servizio che fa la differenza, con la fuga del “Caco Verde” grazie alla Polito e a Sangiorgi, e quindi un altro giro di battute di Ardò. Dunque Mennuni vince la sfida ai punti con Agrò, ed il match è della 3ªdel gironeG, mentre per i sei del team-manager Bertelli (oggi solo una fugace apparizione pre-gara..), la chance di replicare almeno il piazzamento, sfuma. Si passa alle gare delle 22.30, e sul campo2, non ci sono particolari note da segnare: l’ “Italian’s Got Spritz” della Penna, è tecnicamente superiore e meglio organizzato dell’ “A.S. Ciama Patërla”. I sei di Oddone, inoltre, probabilmente partono un po’ troppo remissivi (strano per una squadra generalmente generosa e tenace..), e per i lingottini è un gioco da ragazzi infilarli con un paio di turni di battute. A bordo campo c’è chi commenta sconsolato “è come sparare sulla Croce Rossa”, che dato che molti componenti del “Patërla” sono volontari sulle ambulanze, pare un commento calzante. Dopo l’intervallo, il copione è pressochè lo stesso, sebbene lo “Spritz” riduca la pressione e si acontenti di controllare dal “+5”. Poi, forse vista l’ora tarda, arriva uno strappo che pare dare il colpo di grazia al mesto team di Oddone, cui servizio out si direbbe segno della definitiva resa; viceversa, ormai rilassati, gli ultimi scambi ravvivano l’ “A.S. Ciama Patërla” che alza il proprio livello (vd. palla “2” tra la Lisa e Russo..), rendendo perlomeno meno amara l’eliminazione. Intanto, è una lotta aperta tra “Ah! Bom, Bom” e “MaiNaGioia”, per definire l’avversario del “Caco Verde”. I sei della Cantini, guidati da Burzio, si mettono a tirare, mettendo in difficoltà Mortera e soci, che inizialmente stentano, contratti ed imprecisi. Non è serata per la Armaiuoli, ma anche i compagni non sono da meno. Importante può essere l’ingresso di Lupo, però l’ “Ah! Bom Bom”, preme e tiene la testa del parziale. Il “MaiNaGioia” sembra bloccato ed il “vice-” Burzio, mette in tasca lo 0-1. L’inserimento di Lupo, migliora le cose e rende più equilibrata la lotta, sebbene Burzio sia ancora bravo a girare il sestetto e arginare il “braccio armato” avversario. Tuttavia l’esterno marsalese è decisivo per il pari, e per rimandare il verdetto al set supplementare. Qua l’ “Ah! Bom, Bom” prova la fuga subito, ma le falle in ricezione vengono tappate e il “MaiNaGioia” impatta oltre metà set. Si resta in precario equilibrio, e anche il contro-break del gruppo “Policesport” è messo in dubbio sul finale. Ma per l’ “Ah! Bom, Bom” il ritardo accumulato è eccessivo, ed il “MaiNaGioia”, può a dispetto del nome, sorridere per il passaggio ai Quarti. Quarti di Finale, cui manca l’ultima pretendente, che si definisce in posticipo tra “Sangone” e “10 Dispari”. Il 1°parziale è piuttosto godibile, sebbene gli affondi ululanti di Vaschetti, e le incursioni di Cappelli, spacchino da subito il set (1-8). Tuttavia, poco alla volta, emerge anche il team di Bresca, con lo stesso front-man e Gollo da seconda linea. Il vantaggio accumulato dal “Sangone”, però, consente ai nichelinesi di amministrare e chiudere con Cappelli. Alla ripresa del gioco, le squadre restano vicine, e col calo di Vaschetti, tocca a Cappelli sobbarcarsi buona parte del lavoro in prima linea. Bresca e compagni premono, ma pagano un po’ il disordine nelle retrovie, concedendo qualche free-ball generosamente. Il set è spezzettato, e poco alla volta cresce il nervosismo. Qualche commento rischia di far uscire dal binario del gioco la gara, e per qualche scambio la polemica ha il sopravvento. L’intervento della direzione di gara è perentorio, e riporta tutti sul mero piano ludico. Qua, il “10 Dispari” regge fin quasi al termine, ma per un paio di errori in serie, perde contatto, e non ci crede più a sufficienza, regalando al “Sangone” il pass per la sfida con l’ “Italian’s Got Spritz”. I Quarti, sono dunque al completo e pertanto dopo poche ore di riposo, tutti pronti ai blocchi di partenza per conoscere le migliori otto, che animeranno il fine-settimana di questo 27°VolleyByNight.
t.a.G.M.a.

L’OPEN É DELLE OUTSIDERS: 3ª E 4ª IN FINALE

Tra gli Amatori passano Villa Volley, MaiNaGioia e Sangone
L’Ambaradan soffre, ma è la prima promossa ai Quarti

Mentre il caldo meteorologico torna a farsi sentire, sul campo1, la 4ªserata di Playoff arroventa il VolleyByNight, ospitando le attesissime Semifinali del tabellone OPEN. Sono l’attrattiva principale della serata (con buona pace dei paralleli Sedicesimi amatoriali..), ed “Anal-Colici” e “Che Cosmopolitan!” non si risparmiano difronte ad un nutrito pubblico. Il team di Valenza, giunto 2°nel girone, apre in vantaggio, con Coroli e Putetto a chiudere il passaggio a Martina. Poi però, il “Che Cosmopolitan”, poco alla volta, lavora ai fianchi gli avversari da II con la Varaldo, ma soprattutto li sfianca con un’altra prestazione maiuscola della Torrese in difesa. Un punto dopo l’altro i nero-fluo di Valenza, cedono e sul finale Cominu sporca sulle mani del muro ed intasca lo 0-1. Il 2°set, gli “Anal-Colici”, non sembrano rientrare in campo: pronti-via e 2-7. Coroli va ad intermittenza, qualche spunto arriva da Manetta, ma non basta. Poi il servizio del “Che Cosmopolitan!” risulta particolarmente indigesto agli avversari, come dimostra proprio il punto che vale il raddoppio, firmato Varaldo, in battuta, sulle braccia della Deidda. Valenza prova a cambiare qualcosa, ma anche se la Cicchiello manda a riposo la Varaldo, i tutti-neri non riescono ad uscire dal tunnel in cui si sono infilati. Il break arriva col 17-20, poi Manetta e Coroli tentano di tener a galla la squadra, ma il verdetto è già scritto, con il “Che Cosmopolitan!”, 3ªclassificata, ad accedere alla finale-unica di Venerdì, con un mani-out di Martina, attendendo, solo più di sapere chi sarà la contendente. Come detto, in parallelo, gli Amatori vedono gli ultimi scontri dei Sedicesimi, con scontri tra capoliste e promosse dai turni Preliminari. I primi a calcare il campo2, sono “Villa Volley” e “Mei Pitost”. Inizialmente il ritmo è lento e lo stesso team di Aghemo stenta a rodare. I sei di Sitzia (ancora out causa infortunio..), si tengono in scia, ma mancano di precisione a loro volta, e quando il “Villa” decide di dare gas, restano sul posto. C’è un po’ troppo disordine nel campo del “Mei Pitost”, e questo facilita la fuga dei villastellonesi, che sorprendono gli avversari anche con palloni piazzati lunghi, sui quali i sei di Sitzia restano spesso interdetti, sbagliando le valutazioni: almeno 4 i palloni che cadono, solo osservati, sulla linea di fondo.  Il 1°set va in archivio con un margine amplissimo. Per il 2°, il “Villa” nuovamente si distrae, ma con un Fracchia incontenibile, recupera l’equilibrio. Dunque, dopo una nuova pausa punto-a-punto, è tempo per ripartire, e questa volta definitivamente, col break che vale il 2-0. Esce a testa alta il sestetto di Sitzia, ma ancor meglio sembra poter fare il “Fantavolley”. Infatti, mentre il 1°match OPEN deve ancora finire, sul campo2, possono entrare le squadre delle 21.15, con il “Sangone” che inizialmente patisce la pressione dei fluorescenti della Improta (oggi assente). Infatti il parziale resta in dubbio fin sul finale, quando forse un paio di palloni “contesi” chiamati dal direttore di gara, sono sufficienti a distrarre i nichelinesi e regalare il vantaggio alla 5ªdel gironeG. É l’unica spiegazione che si potrebbe dare per l’handicap dei sei della Forneris, che difatti replicano subito con veemenza, staccando con due sprint da 6punti il “Fantavolley”. Privi della propria guida, i giallo-fluo vengono travolti, e non solo patiscono l’1-1, ma anche nel set di spareggio, ormai sfilacciati tra le linee, vengono distanziati già in apertura e cedono a 13, senza forse capacitarsi appieno di quanto accaduto. Tornando sul campo1, è tempo del match tra 1ª e 4ª. Il “Molten, Grazie”, però, non dimostra il suo status di capolista, e a parte il mani-out piedi a terra di Loreggia ai danni di D’Antonio, nella prima fase di gara non si rende pericoloso. La manovra è nervosa e Dalia rigida nella distribuzione; più fluido il gioco dei “Gatti Osceni in Luoghi Pubici”, che punta su Zanella e Zappacosta. L’ingresso di Colombo, sul finale pare ribaltare i valori in campo, ma D’Antonio gioca un astuto mani-out, e Dalia stecca sulla palla decisiva: 23-25. I ritmi sono più sincopati rispetto la gara precedente, anche nel 2°set. É un tira e molla tra le due formazioni, e quando Ollino finalmente si rianima, traina i suoi al vantaggio, con la Dalia che con una piazzata chirurgica piedi a terra sfoga anche la frustrazione per le difficoltà nel far punto. Il “Molten,Grazie” è dunque tornato e il risultato è di 1-1. L’equilibrio è continuamente messo in discussione, e le squadre continuano a rincorrersi, e nervosamente a duellare sotto rete. I sei della Dalia riescono tuttavia a non distrarsi e non mollano sin sul finale dove Loreggia gioca sulle mani della Ceresa e raddoppia. I “Gatti Osceni”, però, sono una squadra che va accesa, mentre il “Molten, Grazie” tende a rilassarsi. Ne consegue che mentre la Ceresa e compagni rientrano con rinnovata grinta, i sei della Dalia restano in stand-by. É la spiegazione del 2-2, che arriva con un margine netto e una decisa supremazia del “Gatti Osceni..”, per un 13-25 esente da repliche. Tutto quindi si decide al 5°set. Qua si segue la falsariga del precedente, con il team della Ceresa che apre forte: 1-3 di Vienna, 1-5 ace di Zappacosta. Il cambio di campo è sul 2-8 e già il “Molten, Grazie” sembra KO. Piccoli spunti arrivano da Ollino, subito zittito da Zanella, che ne ha anche per Colombo. La stessa Ceresa legittima il passaggio, ipotecando il set-ball in fast, prima che Vienna stacchi il pass con l’8-15. La “maledizione del successo consecutivo”, elimina quella che è stata l’ultima vincitrice OPEN, 2 anni orsono, mentre dà una possibilità ai sei della Ceresa per lottare contro la Sorte che non li ha mai visti andare oltre il 3°posto. Nel frattempo si giocano altre due gare. La prima tra “MaiNaGioia” e “SpHUti”. Il sestetto di Valentino Hu, apre baldanzoso, e tiene in scacco quello di Mortera, che deve rincorrere. Il recupero, dal 3-9 è lento, ma inesorabile, e Lupo firma il “-1”. Gli “SpHUti” non mollano, tuttavia, e tengono il pallino in mano fino attorno al 19. Qui il parziale passa di mano, e sebbene con la Castiglieri provino a replicare, il vantaggio è del “MaiNaGioia”, di misura. La 2ªfrazione segue un copione simile, a ruoli invertiti in avvio, con Mortera e soci che si portano a “+4”, ma sono presto riagganciati dal team di Hu. La situazione resta incerta anche qua, fino alle battute conclusive, dove, però il “MaiNaGioia” si ripete, col colpo di reni decisivo per guadagnare gli Ottavi senza passare dal 3°set. Ottavo che, invece, si devono giocare, nel posticipo, l’ “Ambaradan” ed il “Boguz”. Favorita è l’equipe della Santoro e di Rosato, che schiera il bomber Pedicini come grimaldello offensivo. I sei di Zanin, pero, oppongono una buona difesa, salvo poi non riuscire a finalizzare come  necessario per impensierire gli avversari. Il gap che si crea è quello che resta alla fine, per l’1-0 dell’ “Ambaradan”. La 2ªdel gironeG, però, si siede sugli allori, ed il “Boguz” reagisce con intelligenza e riducendo gli errori, tiene sulla corda gli avversari, che si perdono tra attacchi errati e un certo qual disordine in seconda linea. Il risveglio di Pedicini sul finale, non basta, e l’1-1 è servito. Sfortunatamente per il “Boguz”, la gioia è effimera, e dopo esser partito in vantaggio, viene recuperato a metà set dall’ “Ambaradan”, che strappa con Pedicini dal centro e se ne va, conquistando per primo l’accesso ai Quarti di Finale di Mercoledì. Cala dunque il sipario su questa giornata, che se ha stabilito il match per la “corona dei Massimi”, lascia ancora tanto da sognare ad Amatori e Pro, che in questi tre giorni, non si risparmieranno, per guadagnare un posto nel gotha del VBN.
t.A.G.m.a.

SERATA “LIGHT”: GUSTO POCO SAPIDO

Poco sale nel penultimo Venerdì di VolleyByNight
Risultati in gran parte secondo il pronostico “à la carte”

Dopo il corposo, speziato e gustoso Giovedì “lungo”, la chiusura della 5ªsettimana, risulta un po’ sciapa, con dei match decisamente univoci, e senza colpi di scena eclatanti. Tra gli antipasti delle 20, arrivano per primi “Bravoh!” e “Daje Mach!”. La gara è inizialmente di studio con Bassani a tenere i suoi incollati ai sanbenedettini, che tengono un margine esiguo fino a quota 20. Qua Ariagno, per sparigliare le carte, si gioca un doppio cambio creativo, inserendosi assieme alla Pizzato, e non togliendo la Fucarino, che passa dalla regia all’attacco. Il risultato è buono, tuttavia Bernardi e compagni non mollano, e dev’essere Magro (come spesso accade), centralmente, a levare le castagne dal fuoco al “Bravoh!” per l’1-0. Non s’arrende il “Daje Mach!”, nonostante il pronostico avverso, e tiene almeno per metà del 2°parziale. Tuttavia quando Bassani è in seconda linea, soffre, e Gessaroli è preda di Coronese; poi sale in cattedra la Calì, brillantissima in attacco, ed il set si spacca, con la fuga decisiva del “Bravoh!” per il 2-0 che condanna i pianezzesi all’eliminazione. L’altro apetizer è a tema “culinario” (perdonerete il facile calembour), col “Ti Va di Cucinare?”, che affronta il “Team Chiappetto”. Le squadre, parzialmente rappezzate, si affrontano a viso aperto, ma l’avvio dice bene alla squadra di Angeletti, che con una Frizzarin, manco a dirlo, spumeggiante, prende margine. Rientra con un buon servizio di Noto il “Team Chiappetto”, ma non basta per rimettere in dubbio il parziale: 1-0. Per la ripresa, Angeletti si riposa, e dunque il “Team Chiappetto” ne approfitta, e con uno sforzo non indifferente, riesce ad ottenere il pari (con anche un mezzo aiuto dagli avversari..), nel punteggio prima, nel conto set poco dopo. Il match pare prendere una direzione del tutto inattesa, ma è solo una sensazione momentanea. Difatti pur partendo 0-4, i sei della Galluzzo (oggi assente), vengono travolti dal ritorno del “Ti Va di Cucinare?”: Angeletti rientra e mette in chiaro da subito le cose in parallela, pareggiando. Poi con uno scatto repentino il “Team Chiappetto” viene sverniciato e lasciato in cifra singola, col “Ti Va di Cucinare?” che raggiunge ai Quarti il “Gigigiannizzati”. Alle 21.15, c’è uno spazio libero, per l’unica prima portata, con il “Molten Idee x la Mikasa” che affronta gli “Hungry Bears”. I sei di Miglietta e la Bozzola, tuttavia non dimostrano eccessiva fame, e più che altro si difendono, mentre la Manfredi mette loro pressione. Il 1°set va via rapidissimo, nonostante gl’ “Hungry Bears” riescano a superare quota 15. Nel 2°, il ritmo cala, però il sestetto plantigrado, non riesce a produrre una reazione convincente ed il “Molten Idee x la Mikasa” viaggia tranquillo verso il raddoppio, tenendo nuovamente a distanza i tutti-neri, ed intascando il passaggio agli Ottavi, col “Bella Zieeeee!”. I secondi piatti, possono quindi esere serviti. “Belle Chiappe 2.0” – “4Salti in Palestra”, rivisitazione del Quarto di Finale 2014, risulta un po’ debole al palato. Infatti il team dei Galliano, difetta del giovane Tommaso, oltre che presentarsi coi numeri appena sufficienti per giocare. Il peso dell’attacco, scaricato su Tullio, e il duo De Filippi-Bocca – Pavesio, infastidisce, ma non può piegare la resistenza degl’ex-Rivolley. Il divario si fa subito ampio e con la Catozzi e la Iodice il “Belle Chiappe 2.0”, si mette subito in tasca il vantaggio. Qualche piccola modifica al sestetto, e un po’ troppa sicumera, potrebbero portare il match al 3°set, poichè le squadre restano a lungo in equilibrio, ma nel momento topico De Filippi-Bocca mura Benefazio e Lorenzetti centra la balconata, mancando le mani alte del muro. Pare fatta per l’1-1, ma Di Cataldo e compagni invocano la Sorte perchè sia mondata l’onta della sconfitta patita un anno fa, e con un colpo di reni in extremis ribaltano la frittata, e se la mangiano, chiudendo ai vantaggi: 2-0. L’altra pietanza, se la cucinano e pappano “i Lilli”, che nel 1°set tagliano sottili, sottili “i Polerrones”, per l’occasione avviluppati, in buona parte, in divise calcistiche, con un servizio affilato, prima che Sorrenti decida di passare al contorno, ingollando l’1-0. Per la ripresa, Facchinetti e compagni, provano nuovamente ad opporre resistenza, ma Zanolli e i suoi hanno fame di Ottavi, ed i Di Pierro hanno già scaldato l’acqua. Ai “Polerrones” vien fatta fare la fine dell’aragosta, ma il loro destino è accettato col sorriso, buono per una foto ricordo a fine gara. Il dessert, è una macedonia light, in quanto l’ “Italian’s Got Spritz”, si rimescola, gigioneggia, e fin troppo sicuro della propria superiorità, si dà alla creatività, affrontando i “MoliMostri”. Tuttavia, l’equipe di Signorino (che stasera si perde la prestazione dei suoi, e non solo lui..), decide che sì, il risultato può essere già scritto, ma non c’è ragione per non tentare. Ne deriva che i rossi, si dannano l’anima, e pur restando attardati sin da subito, qualche buono spunto lo fanno vedere. Sono più le ragazze a mettersi in mostra, tuttavia, qualche trovata geniale, pur non quanto il “Grande Puffo” (alias Barisone, nda.) che ad un certo punto sbuca in palestra e s’installa in tribuna a comandare un’improbabile ola per gli “Spritzs”, giunge pure da Belingardi (deviazione di testa all’incrocio, ahilui, del suo campo, nda.) e Callà. Quest’ultimo mette anche un buon muro e s’esibisce in un’alzata da terra,  mentre la Centonze, bontà sua, corre a destra e a manca per aggiustare palloni. Va da sè che contro il team della Penna, che pur scherza e tracann..uccia Mohito (in pit-stop tra un punto e l’altro), non ci sia molto di più da fare, però la decina è superata anche qui, prima dell’epilogo annunciato. Si chiude perciò, anche la penultima settimana di VolleyByNight, e quando il sole andrà giù di nuovo, nella serata di Lunedì, partirà l’ultimo sprint verso i “tre titoli”. Quindi restate in attesa, il meglio sta per arrivare, al Centro Sportivo Ling8!
t.A.G.m.a.