RISULTATI ELOQUENTI

Gare indirizzate sul pronostico e match che danno i primi verdetti
Per qualcuna è tempo di ripiegare sulle posizioni di rincalzo

Impietosa la metà torneo giunge spietata, e inizia a spegnere poco per volta le velleità di alcuni team, che per i troppi errori, magari non matematicamente, ma vedono la possibilità di rientrare nella coppia di promosse affievolirsi al lumicino. Tra queste, i Koala Pem Pem, che come già detto possono recriminare contro la Sorte che ha dato loro in dote alla prima uscita il SanbeLopez, poichè si dimostrano comunque una concorrente interessante, mettendo in difficoltà l’altra favorita del gironeT: gli Scemipagliacci. I sei di Vitetti, oggi un po’ rimaneggiati, vanno difatti in difficoltà, aggrediti dai fluo della Sgura, e concedono il 1°set. La ripresa è pressochè immediata e se Russo deve trovare le misure coi “nuovi occhi”, ci pensa Vitetti a replicare a Guido, e a staccare assieme alla Bianco il set del pareggio. Il 3° risulta quindi un parziale importante, e i Koala ce la mettono tutta per risucire a inguaiare gli Scemipagliacci, ma la difesa di Vitetti e soci regge, e con piccolo margine il successo sfugge a Sgura e compagni. I carmagnolesi, così, persi i due scontri diretti con le favorite vedono ergersi maggiormente la strada verso la qualificazione, che passa anche da un Beverly Inps ancora fermo a una sola gara giocata. Chi invece con la 4ªsconfitta non può che rassegnarsi, è il Murati Vivi. I Fra(ca-)ssati, dopo averli attesi non poco per iniziare la gara, provano da subito ad allungare, e preso margine, più che altro lo gestiscono, tenendo un ritmo non troppo elevato, che concede fin troppo a Senatore e compagni. Pivato, però e la giovane Coizza martellano e le difese della Arciresi e qualche risposta timida di Barbieri, non paiono esser sufficienti per agganciare i trofarellesi. Viceversa, basta il raddoppio e nel 3° i Fra(ca-)ssati si distraggono ulteriormente e offrono il fianco per un parziale perso che, se per i Murati Vivi non conta più molto, per la questione classifica potrebbe avere un peso non indifferente. In Peyron, anche il Belle Chiappe cade in fallo, contro gli Aperti a Tutto. Il team di Di Caltaldo, ancora una volta un po’ rimaneggiato per alcune assenze, ripropone la regia maschile di Di Cataldo stesso, e sembra non patire grossi sforzi per intascare il 1°parziale, peraltro in buona parte autogestito per l’assenza dell’arbitro designato. Nel 2°, però evidentemente un po’ di sicumera fa concedere all’Aperti a Tutto troppo spago, e come si dice, ci si impicca. Infatti Diego Russo innesca bene i propri attaccanti e l’Aperti a Tutto prende margine. Prova a rintuzzarne la fuga il Belle Chiappe, ma il 2°set è dei sei della Granato e di Palazzolo. Preoccupato delle implicazioni classifica, Di Cataldo sprona i suoi e spinge su Navilli, e la Capraro da postoIII frena Garlanda. L’Aperti a Tutto finisce presto la benzina e resta attardato, e i pianezzesi volano a quota 8, ma s’espongono così al rientro delle dirette rivali. Se per Palazzolo e la Granato, è tempo di pesare alle posizioni di rincalzo, così è anche per la Nagliato. Il Lebon Al Mic, infatti, ancora una volta entra con scarsa convinzione, sebbene il Clipper, si sa, nei primi set non spicchi per agonismo. Infatti basterebbe poco per dare qualche grattacapo a Gatteschi e soci, ma i givolettesi non approfittano di un cospicuo numero di errori avversari, e ne commettono altrettanti a loro volta. Perso il 1°set, il resto è normale amministrazione per i Clipper, coi soliti nomi noti nel tabellino dei migliori, e un trittico di punti che li tiene ampiamente in corsa per il discorso qualificazione, mentre il Lebon al Mic, di fatto attende il termine della propria avventura al VBN con un certo fatalismo. Invece “Fabri fortunae eorum” vogliono essere Malt O’Fourty e Fomentati Poliamorosi. I due team cercano di scardinare un gironeA ancora piuttosto incerto, e non si risparmiano. Il 1°set lo gestiscono i Fomentati, che rischiano qualcosa sul finale quando la Dionese accorcia col servizio, ma poi reggono in difesa e Giglio e la Toso falliscono il bersaglio, concedendo il vantaggio agli “ospiti”. Sì perchè fuori della propria familiarissima Peyron, Brunetti e compagni non sembrano a proprio agio. Lo dimostra un 2°parziale dove difesa e ricezione (anche di Giorgia Levrè) vanno a carte 48, e Napoli ne approfitta per alzare l’asticella. La Zanone innesca bene i suoi, e nel 3° pur più ravvicinati nel punteggio, i Fomentati sono ancora dietro ad inseguire. Sino alla fine non mollano, ma manca la loro classica spregiudicatezza, e Mazzotta chiude in primo tempo per il Malt O’Fourty, che stringe ancora di più la classifica. Invece finalmente all’esordio, la squadra detentrice del titolo, toglie ogni velleità al Kamehameha. Quest’anno già partito maluccio, chiude di fatto con una gara d’anticipo il suo VBN, con un bilancio peggiore rispetto lo scorso anno. Meno aggressivo, un po’ rinunciatario ormai, è messo subito sotto dalla SanBe, che dopo l’agevole tripla a tavolino, ha voglia di sfogarsi in campo. Solo nel 2°parziale, un rilassamento che è marchio di fabbrica dei team di Ariagno (chiedere al SanbeLopez..), concede ai sei di Repetto di tenere il risultato in bilico fin oltre il 25, sebbene non basti ciò ad ottenere il beneficio di un set. Dunque i sei di Ariagno, tornano a regime, la Francia di Celle forza sulla Scaletta, e il 3-0 è servito, e con questo il piatto freddo della matematica esclusione dal Playoff. Chi a sua volta abbandona un VBN in pratica mai iniziato è il Casa di Riposo. Nonostante tutti gli sforzi di Fundone (che oggi peraltro gioca in stile Horatio Caine, per proteggere gli occhi dalla luce per i postumi di un intervento), il suo sestetto è sempre stato in emergenza, e non è mai parso eccessivamente fortunato. Il Meglio Rigida che Frigida, nonostante qualche assenza, intuisce subito che la gara può essere affrontata con ritmi blandi, e rischia qualcosa. Ma Moretti e la Gennaro sono attenti, la battuta funziona, e il Casa di Riposo riesce a reggere solo per un paio di set, prima di consegnare le armi e arrendersi al team di Gallucci, che dopo l’esordio con gli Scopiati, non ha più sbagliato un colpo ed è ad 1punto dal matematico passaggio. Chi invece toppa, perlomeno in parte, è lo Sbattimi in Panchina. Contro i mercenari Tappabuchi, il sestetto di Rosato deve far fronte a troppe assenze, tra cui la Croci, Randone e Rosato stesso, e vara una formazione raffazzonata: Madaghiele di banda, Licari centrale, con anche ruoli fluidi, in base alla rotazione. Per i Tappabuchi, è sufficientemente agevole, pur con la solita necessità di carburare, aggiudicarsi il 1°set. Alla ripresa, il cambio di regia con Milano, l’avvicendamento tra la Borgogno e la Franchino, e cambi assortiti, fanno ripartire daccapo i Tappabuchi, e per lo Sbattimi in Panchina, che ora inizia ad ingranare, è tempo per allungare e impattare. Cocchia e Milano, dunque alzano la velocità di palla, la Ceresa, al solito dal centro è praticamente immarcabile, e il 3°set la partita è finalmente animata. Si procede appaiati sin sul finale, ma qui, qualche concessione di uno Sbattimi in Panchina un po’ stanco costano care a Rosato e soci, che cedono di misura. Tuttavia la classifica ancora non è compromessa, ma il match col Banzai, affrontato magari con una rosa meno sperimentale, sarà lo spartiacque per capire come evolverà il gironeB. Ugualmente, anche il gironeE sembra tornare ad aprirsi. Questo anche perchè, dopo i 3punti a tavolino incassati da Pometto, questi strappa anche un set sul campo al Te l’Appoggio. Il sestetto della Galantino peraltro, pecca come al solito di cinismo quando conta, e dopo aver scatenato i soliti Novaretto e Pappalardo, che per due parziali fanno bello e cattivo tempo, tenendo a bada il ritorno avversario, al 3°set “la danno su”, e Pometto, sinora un po’ troppo falloso, torna a dare una mano al proprio team, e mette sufficiente margine tra sè e gli avversari, da vincerlo. E ora eccetto il già escluso Quaranta, le altre 5 squadre, sono racchiuse in un fazzoletto e si giocheranno il passaggio per questione di punti (o differenze..). Quindi si entra nella seconda metà di torneo, con qualche certezza, e tanti altri nodi da sciogliere, prima di poter dire chi si meriterà questi elitarissimi playoff 2019.

T.a.g.M.A.