SOMMERSI E “SALVATI”




I veri amatori, al duro impatto con un livello in crescita
Anche nel PRO, è “facile” solo per pochi

Il 3°giorno secondo la tradizione, venne separata la terra dalle acque. E nel piccolo del VBN, c’è chi s’industria per mettersi al sicuro sulla propria isoletta, chi nuota verso la terraferma, chi ahilui annaspa alla ricerca d’un appiglio dopo il naufragio. Ovvio che anche le “capacità natatorie” contano, in un mare metaforico che si fa più agitato di anno in anno, con i livelli che tendono ad innalzarsi (perchè a tutti, in fondo, la vittoria fa gola..). Fuor di metafora, un esempio è dato subito da Volleymanghiapaizicic e Tittyescile. Il team hesperiastellato (fusione tra Nichelino e Rivoli), propone maggior qualità a livello tecnico individuale, mentre Angeletti e i suoi fanno affidamento principalmente sulla verve, che però in avvio è piuttosto deficitaria. Già dal 2°, l’apporto della Beltrani è una mano santa per controbilanciare le incursioni di Terzi, Gianotti e la Ruzza, che comunque portano al 2-0 di misura. Il Volleymanghiapaizicic non molla, ma nemmeno Gini e compagni, che d’esperienza intascano il successo pieno, e lasciano aggrappati in ammollo ai salvagente Angeletti e soci. In parallelo, nel mentre, i Giovani d’Altri Tempi, rispolverano tattiche d’antan, come il cambio d’ala e la “doppia-vù-rovesciata”, dimostrandosi vintage fino al midollo. Ma ciò non è sufficiente a disorientare i Pigiapalle, che restano sì interdetti, ma poi pur adagiandosi, infilano un uno-due stordente con la Fontanillas e Caricato, imbeccati dalla Carta. Il team di Vichi, in difficoltà, come afferma la Buffa: «la parte più sportiva, è il cambio di campo!»; poco alla volta trova un suo amalgama, e il sostegno del pubblico, che ne sottolinea ogni progresso, porta i Giovani d’Altri Tempi a spuntare un incoraggiante (per le prossime gare) 18, nel tabellino del 3°set, che comunque Carta e compagni s’aggiudicano, leader momentanei del gironeH. Altrettanto sbilanciata, inaspettatamente, risulta la partita della Peyron, tra i Fomentati Poliamorosi e l’Atletico Panino. Il motivo può essere il mercato oculato da parte di Brunetti, che acquista Franzò, Giordano, e in regia la chierese Zannone, che mette subito a proprio agio il team, che sfrutta le solite uscite sulla Griseri e Doriana Levrè, e soprattutto mette pressione psicologica sugli avversari. Aiello prova a replicare, e nel 2°set sembra in effetti tutto facile, ma per Ferrarotti e compagni non è semplice restare concentrati, e già sul finale si fanno recuperare pericolosamente, spuntandola di appena 4punti. É il preludio al 3°set, nel quale i Fomentati si fomentano e pronti-via fanno 14-4, e sempre più carichi schiantano a 10 il Panino, e urlano i propri propositi bellicosi alle altre pretendenti al titolo. Meno rumoroso è il C.S. Ling8, ma anche qui le squadre non si scambiano propriamente favori. L’avvio tra i Bagher-Ozzi ed il Tommy Club, vede Bozza ispirato ed ispiratore per i suoi, che pressano Bogotà e compagni. Il momento però non dura troppo, e poco alla volta sfruttando l’altezza di Golzio, i Bagher-Ozzi agganciano e superano, passando in vantaggio. La replica passa dagli attacchi della Escoffier, e soprattutto dal servizio. La ricezione del team di Bogotà, infatti, zoppica un po’, e l’impianto di gioco va in altalena, e quindi il 3°set diventa decisivo. Qui però i fluo di Bozza si spengono, ed i Bagher-Ozzi si trovano la via spianata verso il raddoppio, e si mettono in scia al Gang Bang Theory. In parallelo, invece, va in scena una rimonta. L’All-Scars, che in realtà non è proprio del tutto scars come vorrebbe far credere Ricci, parte molto bene, tenendo in scacco l’Ily Givo Squad, che non avvezza al “3+3” (venendo dal campionato 4+2), deve trovare i giusti automatismi. In evidenza, l’ex-modenese Romagnoli, che pur un po’ arrugginita, fa vedere dei buoni colpi mancini, che aiutano l’All-Scars ad andare in vantaggio. Ricci però, ha messo su la squadra “fondendone” due, e quindi opta per un turnover per far ambientare tutti. É l’occasione giusta per l’Ily, che con Bussone, ben imbeccato dalla Bertotti, scappa di prepotenza e dopo aver impattato, ci prende gusto e amministra anche nel 3°set, con i passaggi di Ridulfo da postoIII, completando la rimonta e agganciando le Trombe di Falloppio al 1°posto di un gironeL, che si preannuncia equilibrato e molto interessante. In Peyron, intanto, La Miglior Difesa É Fare Gne Gne Gnè, grazie ai suoi suoni onomatopeici, riesce a limitare per la seconda volta il passivo, anche contro un Team Pressioni, che parte subito forte, quasi quanto la povera Massa, che scontrandosi con la massa del proprio centrale Gambato, che non riesce a frenare la propria inerzia, subisce gl’effetti della Legge di Conservazione del Moto, e finisce nell’altro campo proprio in avvio. Poi Vitetti e compagni amministrano il parziale, anche se la Gaggero fa bella mostra di sè evitando la marcatura maschile dirimpetto. Il 2°parziale D’Amore e soci rinvengono, e complice qualche disattenzione e alcuni attentati felini di Russo, il pari è servito. La vittoria è quindi tutta da assegnare e le squadre restano vicine, ma Vitetti e Pilosu replicano ai tentativi della Coppola, e firmano il 2-1 Team Pressioni, che già guarda a domani e al Birra o Succhi?. Chi viceversa naufraga, ma conscio della parziale inconsistenza della propria nave, è il team della Lupoli. I Pippatleti, non annoverando tra le proprie fila nemmeno un giocatore, da totali novizi, vengono sì graziati dal Te l’Appoggio (peraltro fortunatamente privo della mano pesante di Pappalardo..), che tiene fede al proprio nome, ma soffrono terribilmente il disordine tattico. Tuttavia, mentre la Maina smista su Manassero e la Colaci, e il direttore di gara mantiene “un metro di giudizio che sono quasi due”(cit.), qualche sprazzo si vede nel campo dei Pippatleti, anche da chi ha doti più pedatorie che pallavolistiche, come Picotto. Tutto rimandato, comunque, alla seconda uscita, dopo un’approfondita analisi della gara, e un ripasso dei fondamentali. Copione simile dall’altro lato del telone, ma non proprio uguale. L’#Escile, a sua volta un po’ in difficoltà con la formazione, con la Politano a fare la regista, sfrutta la Peralta e Marco Gottardello per creare un primo solco tra sè ed il the Drink Team. Il sestetto della Badini-Confalonieri, deve ritrovarsi un po’ in campo, come la Lombardo, spedita ad alzare sui tappetoni esterni al rettangolo, dalla ricezione un po’ più che incerta dei compagni. L’#Escile, intuisce che non serve forzare, e svacca, un po’ come fa Macario, che gigioneggia ammiccando alle segnapunti. Il match va via tra battute goliardiche e giocate strampalate, col the Drink Team che si permette anche il lusso di tenere a bordocampo l’attaccante di peso Buscemi per più d’un set, prima che con dei bagheroni arcuati e dei tocchi di seconda sagaci, metta un po’ di pepe sul finale di gara, approfittando del calo del sestetto della Politano. Tuttavia il risultato è scritto e il guanto di sfida allo Scusate il Ritardo è lanciato. Per chiudere la serata, manca solo più la Peyron, dove sono ancora punto a punto i Birrafondai Paragnostici e i Fratelli d’Ichnusa. Il “derbeer”, sembrava instradarsi facilmente verso il gruppo 5pari di Bertelli, che con la Masucci e le piazzate pesanti di Cerrato, spacca il primo set. Molto fa anche il giovane Trivero, Marco, con le sue coperture puntuali, ed il  tentativo di replica, nel 2°parziale, da parte di Benforte, non è sufficiente agli isolani, per pareggiare il conto set. Tuttavia, il DNA sardo, emerge e la caparbietà dei Fratelli d’Ichnusa vien fuori alla distanza. I Birrafondai, un po’ appagati concedono, e sbagliano per eccesso di relax, e i sei della Improta strappano sul 26-24 un importante punticino, che pur non tranquillissimo è perlomeno un primo approdo, sulla lunga rotta verso la meta minima che è il 3°posto. Va dunque in archivio anche questa 3ªgiornata, ma si torna ancora domani, a sguazzare tra i flutti del rally-point-system, per scoprire chi sarà sommerso e chi salvato.
TagMA