“SIA IL TRIPLETE!”: E TRIPLETE FU

Ariagno auto-profeta: pronostica il proprio futuro già a Marzo
Nulla possono gli influssi del Black Totem: è solo argento

Come nelle grandi macchinazioni occulte, c’è un Totem, nero, un feticcio, c’è un profeta, c’è il numero 3, ma non c’è una regia divina, non ci sono piani alieni, non c’è lo zampino dell’Ordine del Tempio, nè tantomeno creature mitologiche che s’affrontano; è solo pallavolo, notturna, con normali giocatori, coi propri pregi, i propri difetti, ma soprattutto coi propri desideri. E quello del SanBe è di completare la trinità di allori, e come un Indiana Jones sui generis, dopo aver messo in bacheca il titolo della regular-season di Eccellenza Misto, e il 1°posto alla 24Ore Sportidea, ecco la nuova missione: conquistare il VolleyByNight. Gli si contrappone il Black Totem, l’organizzazione para-sangonese di capitan Gini, che però giunge all’appuntamento con la rosa ridotta, soprattutto per quanto riguarda le signore, rispondendo a Anna Giamporcaro,Magro, Sanfilippo-Ceraso, Gariglio, Nizza, Paracchino (libero Eusebio), schierando Scarano, Gini, Tumino, Gianotti, Romano, Rovero. Tuttavia i tuttineri (orfani anche di Bovero, Gioda e Terzi..),non se ne crucciano oltremodo, nonostante sin dal riscaldamento, le scorie del percorso fin qui si facciano sentire. L’avvio, difatti, è macchinoso e le squadre si studiano, con azioni anche combattute, che in alcuni scambi superano le 5 fasi, prima di concludersi. Rovero si dimostra cliente scomodo anche per il SanBe (dopo le vittime fatte lungo la strada..), e tiene a galla inizialmente i suoi. Un break, però, firmato Gariglio, stacca di un paio di punti gli avversari ed abbozza la fuga. Rovero e Gianotti si oppongono e ricuciono, a quota 16. É un match quasi scacchistico, perciò anche il contorno fa brodo: qualche dubbio sulla formazione del Totem, espresso da Ariagno, crea un po’ d’impasse, ma si risolve ed il SanBe strappa e passa indenne il timeout dei tuttineri. Gini si fa prendere dalla fretta e commette due ingenuità e la battuta della Giamporcaro lancia i sanbenedettini verso l’1-0, firmato in calce da Gariglio (19-25). Non stupiscono questi cali tra le fila del Black Totem, anagraficamente sfavorito, e va a riposo Gianotti per Giuffrida, subito in evidenza col primo punto. Il SanBe non cambia, e replica ancora con Gariglio, che invita i compagni a partecipare al “+5”, sul quale il Totem chiede una pausa, che fa bene ai tuttineri: grazie anche a qualche concessione avversaria e all’esperienza di Rovero, rientrano, perciò anche Ariagno opta per spezzare, quando il Totem passa in vantaggio con la battuta a foglia morta della Scarano. Le squadre s’affrontano a viso aperto e il SanBe riparte, e Giuffrida paga un muro ed un errore, avvicendandosi con Gianotti. Il neoentrato impone da subito la sua presenza e con Rovero, tiene testa al SanBe, che si gioca il doppio-cambio per fronteggiare il nuovo vantaggio all-black. Ma Cargnino davanti e Spolettini dietro non bastano e sul filo di lana complice un errore di Gariglio, arriva il pari del Black Totem       (25-22). Solo il SanBe fa qualche ritocco, inserendo Scassa all’opposto, che ingaggia immediatamente un duello con Gianotti tra attacchi e muri. Rovero, quindi, non si sa dove, pesca ancora energie e fa metter il muso avanti al Totem. La risposta di Ariagno passa da sè stesso: dentro a sostituire Paracchino. Sembra un azzardo, ma non lo è. La determinazione del capitano, unita a qualche intervento d’istinto in difesa, ristabilisce la parità, frustrando la regia della Scarano che fatica a trovare un’uscita vincente. Le squadre si studiano, restando in parità fin quasi al termine della frazione. Qui, il SanBe dà il colpo di coda e il Totem pecca ancora con due free-ball regalate, prima del pallonetto di Gini in rete che è di fatto una resa. Infatti i tuttineri sono provati fisicamente e con ormai scarse velleità. Il SanBe, invece, con qualche ritocco (si auto-conferma Ariagno) resta baldanzoso, e concentrato sul proprio obbiettivo. Il Totem cerca di resistere in avvio, ma le azioni lunghissime tagliano le gambe ai suoi, soprattutto a Rovero, che cala progressivamente. Il SanBe poco alla volta prende margine, con l’ispirato Scassa, cui cerca di star dietro Gianotti, ma non è abbastanza. Il divario si amplia via via, e Scassa e lo stesso Ariagno, ipotecano a “+11” il successo. Fosse un film, probabilmente ci sarebbe ancora un colpo di scena in agguato, ma non è una pellicola hollywoodiana, e per il Black Totem il destino è segnato. O meglio, è il SanBe che, pienamente fautore del proprio, con Ariagno apre le mani burrose di Gini, e con un servizio vincente della Nizza, chiude (finale: 14-25). Il Black Totem esaurisce il suo fluido proprio nelle fasi conclusive, e crolla, ma fin che ce la fa resiste ad un SanBe che intasca il “triplete” stagionale, programmato e voluto con forza, tanto che è quasi praticamente sembrato  non potesse mai sfuggirgli. Il 2° successo galvanizza il gruppo del San Benedetto e mette in guardia tutti per il prossimo anno, quando potrebbero esser tentati dalla possibilità di una 3ªvittoria, proprio nell’anno del trentennale, e allora sarebbero ancora “coincidenze? io non credo” (cit.).
T.a.g.M.A.

La Pagellina
di Pippij17

VbN2017 fin1°/2° PRO:
Black Totem vs SanBe 1-3
(19-25 / 25-22 / 18-25 / 14-25)

BLACK TOTEM
6 Gianotti Gianluca: 6 la semifinale porta scorie difficili da metabolizzare in meno di 24ore. Difatti va a corrente alternata, con buoni sprazzi brillanti, alternati a momenti di “buio”, quando ha necessità di prender fiato, e la pausa per recuperare risulta troppo breve. (S 1#1+9- A 10#19+2b6-5= D 5+1-2= B 3#1+2/3-).
18 Gini Marco (k): 5 gara interlocutoria, con alcuni errori da “crocifissione in sala mensa” (vd. alla voce free-ball). Come il resto della squadra, è troppo altalenante e, progressivamente, stanco, perdendo via via smalto e lucidità per controbattere agli avversari. (S 2o7-2= R 1#7+5- A 10#9+1b3-2= D 11+3-2= B 1+4/2-, i 2 F 2=).
14 Giuffrida Francesco: s.v. è vero, la parentesi in campo non offre le migliori condizioni possibili. Tuttavia, fatto salvo qualche errore evitabile, una seconda chance gliela si poteva concedere. (S 1+ A 1#1+2b1= B 1+1/1-).
10 Maraston Ivo: N.G. n.e. (misterioso il suo inutilizzo). (S x R x A x D x B x).
8 Romano Tiziana: 5 paga la poca costanza in ricezione e l’eccessiva facilità delle proprie conclusioni offensive (quelle poche che le sono concesse). (S 1+11- R 2#1+9-5= A 5+1-1= D 5+2/).
4 Rovero Davide: 6,5 non certo quello delle ultime due partite (dove fa molto per la causa del Totem), tuttavia per metà gara regge bene. Poi, però, l’anagrafe e gli impegni ravvicinati chiedono dazio, e una volta in riserva i tuttineri perdono un appoggio prezioso. (S 1+4-1= R 6#6+3-1= A 18#6+1b7-4= D 15+4-2= B 4#3/2-).
5 Scarano Sabrina: 6- paga un po’ lo schema sangonese, sbilanciato sugli  (o meglio vincolato agli?..) uomini. La varietà di giocate si riduce, e con questa, via via anche le forze dei giocatori, che divengono (sia l’una che gli altri..) peraltro più prevedibili. (S 2#6+5-4= D 7+3/3-3= E 92+19o10-1= ; % I 9 II 17 III 28 IV 34 V x VI 11).
7 Tumino Erika: 6 impegnata in un lavoro oscuro di contenimento, non è abbastanza coinvolta nel gioco, per poter dare oltre quanto si vede (ahilei, non tantissimo..). (S 3+1/4-5= R 4#7+6-1= D 5+4-).
(ris. opz.) Castelli Chiara: N.G. n.e.
inf.: Fassione Erika. N.P.: Argentieri Enrico, Bovero Federico, Gioda Maurizio, Picco Elisabetta, Terzi Guido.

SANBE
7 Ariagno Stefano (k): 10 pianificatore, deus-ex-machina, medium, profeta. Molte le sfaccettature, come Belzebù. E diabolico ordisce un piano partendo da lontanissimo, e un tassello alla volta, incastrando ogni pezzo del puzzle, raggiunge ogni obbiettivo. Inoltre, non è solo il burattinaio, ma si fa egli stesso marionetta, e dà un sostegno utile, specie in copertura, per legittimare il trionfo. (S 3+1- R 1+1- A 3#2+2-4= D 2+3-1= B 1#1/1-).
6 Cargnino Stefano D.: 6 un breve intermezzo, forse troppo fugace. (S x R x A x D x B x).
17 Sanfilippo-Ceraso Elena: 7 discreta sicurezza per il reparto arretrato. Non solo dà il suo appoggio per difesa e ricezione, ma anche qualche servizio risulta efficace. (S 2#5+7-1= R 4#7+3- D 1#4+5- B 1-).
21 Eusebio Sara (L): 6 gli avversari non la chiamano granché in causa. Tuttavia si arrangia senza troppi patemi con quel poco che capita. (R 3#1+4- D 1o3-).
1 Gariglio Luca: 6,5 una buona prima parte di gara, nella quale dà tutto quello che ha, prima della staffetta con Scassa, uscendo senza macchie di rilievo sul ruolino. (S 1+3- A 9#6+1b6-4= D2+2- B 1/1-).
10 Giamporcaro Anna: 7 la gestione pressoché senza sbavature, e spesso variata, è una delle chiavi di volta per il successo.  Ciò è merito dell’attenzione della retroguardia e lei ringrazia smarcando bene i compagni una volta passati in prima linea. (S 4#5+2-1= R 1+ D 2+3/8-4= B 1- E 89+18o4- ; % I 15 II 23 III 26 IV 36 Vx VIx).
15 Magro Davide: 6 una serata non delle migliori, rispetto i suoi standard, ma non si fa traviare dalla frenesia, e s’arrabatta per spuntare un’onesta sufficienza. (S 1#2+10-3= R 5#11+2-1= A 11#3+2b4-7= D 6+1/5- B 1#4+2/).
11 Nizza Viviana: 6,5 gioca serena, non dovendo oggi supplire a carenze altrui, ritagliandosi un po’ di visibilità, fino a conquistare la gloria dell’ultimo punto, grazie alla battuta. (S 1#5+5-1= R 2+1/ A 1#2+8-3=  D 3+5/3-1= B 1/4-).
4 Paracchino Matteo: 6 sufficientemente ordinato, ma on appariscente. Una gara in cui non spicca, ma dà il suo contributo nell’insieme di squadra. (S 1#3- R 2#3+2- A 5#1+2b1- D 4+1/4- B 3#1+2/3-).
8 Scassa Mauro: 8 è il grimaldello che spalanca la via verso la vittoria. Entra nel 3°set, quando gli avversari sono già un po’ calanti, e grazie a freschezza e lucidità, diventa un’uscita imprescindibile per la regia, commettendo rarissimi errori. (S 1#2+2-1= A 13#8+2b1-1= D 4+3/3-2= B 1#).
12 Spolettini Gaia: s.v. qualche noia fisica la tiene ai box, eccetto una breve passerella nel 2°set. (S 1- R 1+1- D 1=).
n.p: Giamporcaro Laura