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Volti noti, SanBe e Sta_mi, contro h24Banzai e Rutti di Bosco
Finaliste tenaci e determinate, l’attesa è palpabile

A costo di diventare monotoni, senza timore di venir arrestati “tornando sul luogo del delitto”, e decisi a voler ribadire la propria egemonia sul Volley By Night: sono Sta_mi (già Col-Ca, e StoCa..2 -ma con anche alcuni del datato, ma pieno d’allori “Katty”-) e SanBe (vittorioso anche come Bravoh). Dopo aver vinto poco meno di 365giorni orsono, ri-guadagnano la finalissima, nella quale troveranno due new-entry. Nel caldo Mercoledì di Semifinali, aprono i giochi Sta_mi e Bussola. Il team beinaschese spera che gli impegni sabbiosi possano perlomeno privare di uno dei due bomber i verdi della Barra, ma il Fato è avverso, e Bramante c’è assieme a Cergna, e i verdi, memori di qualche concessione di troppo nelle scorse partite, non vogliono regalare nulla in avvio. Infatti il predominio è netto da parte dello Sta_mi, che peraltro non forza nemmeno troppo, ma è la Bussola ad esprimere scarso mordente e restare attardata. Il vero gap nel 1°set lo genera il servizio di Cergna, nel 2°, invece, i beinaschesi sembrano un po’ meno remissivi, e soprattutto con Triolo e Falcone, si vedono a sprazzi. Il riposo dato a Cergna muta qualcosa dal lato tattico, ma lo Sta_mi sembra pienamente in controllo, anche quando la Bussola cerca di mettere il muso avanti. Viceversa la ricaccia indietro, e col 2-0 si torna al copione del 1°parziale. Poi Guglielminetti varia troppo il gioco, e disperde palloni che le mani pesanti potrebbero capitalizzare meglio, e il 3-0 è praticamente servito per lo Sta_mi, roccioso e determinato a bissare il 2017. In parallelo, intanto, del tutto inatteso è il 5°set tra SanBe e Cattivissimi Noi. La sfida tra le due “sorprendenti” (forse per chi solo si è fermato alla classifica dopo la fase a gironi..) Quarte, vede la sfida-nella-sfida tra Gariglio e Racca, che pestano pesante dai due lati della rete, non risparmiandosi neanche a muro. Il 1°parziale sembra risolversi allo sprint per la SanBe, ma deve penare, rischiando l’aggancio, che però un doppio di Simonis scongiura proprio in chiusura. Il 2°set lo indirizza verso i Cattivissimi il servizio di Gozzellino, ispiratissimo, anche in attacco, dove la Fortuna è dalla sua. Ariagno e compagni sembrano totalmente fuori gara, e non accorciano sotto le 10 lunghezze. Preso fiato concedendo il parziale, non sembra migliorare la situazione per la SanBe. Sale il nervosismo tra i gialloneri, ma i Cattivissimi, tali non si dimostrano, non approfittando. Anzi, con una serie d’errori tengono in gara Ariagno e soci, che passano anche in vantaggio, e riescono a mantenerlo, pur di misura. É una gara ad elastico, nella quale sembra definirsi il “campo dei vincenti” alla sinistra del direttore di gara. E difatti, dovendo nuovamente respirare, la SanBe, prende spazio in avvio, ma si fa recuperare dalle battute di Gozzellino, e staccare da Racca quando arriva in prima linea. Questa in sintesi la 4ªfrazione, che apre sul 5° e decisivo set. Qui i Cattivissimi scelgono il campo sbagliato, e in quello “sfortunato” la SanBe apre in difetto, recupera e gira in vantaggio. I minions verdi di Simonis s’illudono con lo strappo del 13-10, poi Quesito è preda del muro, un paio d’attacchi vanno al gatto e il match-ball sfuma, e cinica la SanBe sprinta e chiude: 17-15 e anche nel PRO, la prima finalista è quella dell’altr’anno. Oltre il telo, nel mentre, è già iniziata la sfida tra Rutti di Bosco e N’Duja Old Guys. In realtà definirla sfida è forse generoso. Infatti dopo aver fatto strage di squadre anche altolocate, il sacro fuoco calabro pare estinto nelle vene dei sei di Garau. Zocco e i suoi, poi, hanno in testa solo la finalissima, e il gioco è presto fatto. Poco vale l’opposizione di Napoli, quando però la difesa è messa alla frusta dalla Petitti e da Marengo. Pellegrino trova angoli sguarniti, e Galleano non è più un giovanotto, da poter correre da un lato all’altro del campo in copertura. I Rutti di Bosco fanno valere la maggior concretezza, mentre l’N’Duja sembra svuotato, scarico, e praticamente, un set alla volta, si accontenta di potersi giocare il bronzo tra una ventina di ore, lasciando le questioni per i metalli pregiati, a Rutti e Sta_mi. Meno agevole rispetto al passaggio di Zocco e compagni, è l’impresa per l’H24Banzai. Persi per strada i pezzi (Rainero, e l’ormai inutilizzabile Basilio..), i kamikaze di Smorgon s’affidano al “mos majorum” della sostituzione, e cambiano i due fustini rotti, col “Dash”-Bonomo. E come nella pubblicità, non si poteva sperare in un risultato migliore. Infatti l’opposto si trova di fronte gli ex-compagni dell’Arca Volley, qui come Divano Kiev, e sfodera una prestazione maiuscola. Bertella e compagni, non badano alla dietrologia, tuttavia devono tenere in considerazione anche qualche piccola noia accusata da Rotundo. C’è da dire che il folletto della Divano non si risparmia e il match resta equilibrato fino a metà 1°set. Sul finale è il servizio di Grinza a dare qualche noia agl’arc-ucraini, che perdono l’attimo e s’attardano, andando in svantaggio. Ci si attenderebbe un’immediata replica, conoscendo l’orgoglio del team di Bertella. Viceversa inaspettatamente arriva un set abulico e vuoto in ogni fondamentale (soprattutto in ricezione.. con buona pace della Bosio). Invece l’H24 veleggia tranquillo, con la Papa che non ha problemi nello scegliere le uscite e a 15 arriva il raddoppio. Ma mai dare per spacciato l’avversario, specie se esperto come la Divano Kiev. Infatti questi rinvengono nel 3°set, e col doppio cambio, finalmente fruttuoso, riaprono la partita, riguadagnando fiducia. Però non basta aver ritrovato l’animus pugnandi per portare la gara al 5°set. Il 4° è comunque il parziale più aperto in assoluto, e dove le squadre si affrontano finalmente a viso aperto. Le sbavature sono poche, e anche la tattica pesa. Smorgon si gioca la carta Ricchitelli per rinfrescare l’attacco, pagando un po’ in ricezione. La Divano sfrutta ancora il doppio-cambio, e riesce a portarsi in vantaggio, anche di 4 lunghezze. Sembra fatta, ma arrivati a 23, Bertella e i suoi inchiodano. L’H24 dunque si rifà al proprio nome e mette in atto l’attacco-banzai, e l’assalto all’arma bianca ha successo: agganciati gli avversari, ne nasce un corpo a corpo nello stretto dei vantaggi, dal quale emerge, alla fine, vittorioso il team di Smorgon. Finali, pertanto incerte, quelle di domani. Indubbiamente meno pepato il confronto PRO (rispetto a quello che sarebbe stato il “clasico” Arca-SanBe), ma non privo di possibili colpi di scena; tra gli Amatori, due squadre solide, che promettono scintille per tenersi, o prendersi l’ambito titolo. Non fatevi scoraggiare dal Giovedì, venite al C.S. Ling8 e gustatevi il gran finale del VolleyByNight del trentennale.
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